
Una via crucis guidata dall’arcivescovo, mons. Luigi Renna, per riflettere, altarino dopo altarino, sulle tante fragilità che affliggono una delle periferie più complesse di Catania: spaccio, presenza illegale di armi, dispersione scolastica e microcriminalità, per evidenziare solo alcuni degli elementi critici che spiccano nella quotidianità del quartiere. Siamo a San Giorgio, un territorio che, assieme alle prerogative sfavorevoli di gran parte delle aree marginalizzate delle città italiane, offre anche esempi di grande vitalità tramite le opere delle parrocchie e degli oratori, veri e propri avamposti di legalità e di educazione per generazioni di futuri cittadini.
Anche con questo spirito si è svolta la Settima edizione della Via Crucis del quartiere, animata dagli oltre duecento personaggi che hanno dato vita all’evento e partecipata da centinaia di persone – solo 600 sono stati i bambini della catechesi con una significativa presenza delle rispettive famiglie – che hanno percorso le vie del quartiere, accompagnati, tra gli altri, dal Vicario Foraneo, Sac. Dario Sangiorgio, e dai parroci della parrocchia Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio e di Santa Croce del Villaggio S. Agata. “Una unità ricca di condivisionee comunione – dichiara padre Fabio Vassallo della parrocchia Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio che ha contribuito come comunità all’organizzazione dell’evento – al servizio del Vangelo e di una porzione di popolo di Dio in una della periferie catanesi più difficili”.
Di rilievo anche il contributo all’evento dell’oratorio Giovanni Paolo II di Librino curato da Suor Ausilia Mendola e della Milizia dell’Immacolata guidata da Giovanni Salamone. Presente il presidente della sesta circoscrizione, dott. Francesco Valenti.


È vero non viviamo in un quartiere facile ma voglio sottolineare che c’è ancora una buona percentuale di persone che fa la differenza spero che il nostro quartiere venga rivalutato visto con occhi diversi . Anche se saremo una goccia nell’oceano abbiamo e faremo la differenza.