di Stefano Gemmellaro
La comunità paternese è in festa nel ricordo del dies natalis della sua Patrona, S. Barbara V. e M. che dal lontano 1567, dopo il prodigio dell’arresto della peste nera, è divenuta protettrice principale del borgo all’ombra del Castello Normanno. I festeggiamenti entrano nel vivo il 3 dicembre con la svelata del venerato simulacro di S. Barbara e il canto dei vespri solenni a cui partecipa il Capitolo di S. Maria dell’Alto.
Giorno 4 dicembre, giorno in cui Barbara venne martirizzata per mano del suo stesso padre Dioscuro, la celebrazione della messa solenne, presieduta dal vicario generale dell’Arcidiocesi di Catania, Mons. Salvatore Genchi, si concluderà con la festosa accoglienza del simulacro della santa sul sagrato della chiesa a lei dedicata con l’omaggio da parte delle autorità comunali, l’esecuzione delle tradizionali cantate intonate dai giovani e dalle corali parrocchiali e lo spettacolo pirotecnico, tanto caro alla tradizione paternese, che annualmente si realizza in piazza Vittorio Veneto in memoria della prodigiosa fine della peste ma che per motivi di sicurezza, a causa della pandemia verrà effettuato dal Castello.
Domenica 5, giornata della devozione cittadina, Sua Eccellenza Mons. Salvatore Gristina officerà il solenne pontificale del mattino mentre in serata, dopo l’ultima messa, il simulacro verrà riaffacciato sul sagrato per la benedizione e lo spettacolo pirotecnico di chiusura.