Giovedi 30 maggio 2019 La comunità del Santuario, con gioia sempre nuova, si prepara ad accogliere nella casa di Maria il Pellegrinaggio diocesano 2019, espressione della vita della Chiesa di Catania e sua sintesi nel cuore di Maria.
Anche quest’anno la carica dei sentimenti e delle intenzioni di preghiera che lo animano è profonda e molteplice. A livello diocesano non possiamo non evidenziare che siamo nella fase conclusiva del cammino del nostro Vescovo Salvatore nel territorio della nostra Diocesi. La comunità è fiera di poter dire alla Diocesi che in questi anni non ha cessato di alimentare la lampada che il Pastore ha acceso in onore di Maria all’inizio della Vista e di avere continuato a pregare ogni mercoledì sera per questo importante evento. Altre intenzioni di preghiera sono ben evidenziate nel messaggio che mons. Genchi, Vicario Generale, ha voluto indirizzare alla Diocesi ancora una volta. Quest’anno c’è anche un anniversario che riguarda il Santuario, la città di Catania e diversi paesi del versante sud dell’Etna: il 350° anniversario della grande eruzione lavica del 1669.
In quell’evento venne distrutto anche il primo e glorioso Santuario di Mompileri già punto di riferimento per la Chiesa catanese; ma quella distruzione costituì anche il momento della nascosta rifondazione perché, sotto diversi metri di lava pietrificata, si conservò il simulacro della Madonna delle Grazie che, dopo il suo ritrovamento venne chiamata ”della Sciara”. L’Arcivescovo ha sposato la proposta di alcuni sacerdoti e laici di rinnovare il raduno dei reliquiari dei Santi Patroni delle città e paesi coinvolti compiutosi cinquant’anni fa a Mompileri nel 300°delleruzione. Ma è sembrato più significativo… decisamente, in considerazione degli altri eventi tellurici che hanno causato disagi a diverse comunità della nostra Diocesi, coinvolgere i reliquiari dei Patroni di tutta la nostra Chiesa particolare.
Il valore di questo gesto è molteplice. Intanto vuole rendere simbolicamente evidente il mistero della Comunione dei Santi per il quale tutti camminiamo con Maria e i Santi verso il ”Santuario” del Paradiso. Poi vuole esprimere la capacità di costruire rapporti spirituali e sacramentali che sappiano andare oltre l’esperienza della delusione e della sensazione di abbandono che a volte si verifica con Dio, i Santi ed i fratelli. D’altro canto gli stessi Santi e Maria hanno tenuto ferma la professione della fede anche durante le prove della vita e gli stessi martirii che molti di loro hanno affrontato. Lavoreremo alacremente e pregheremo intensamente per la felice riuscita del Pellegrinaggio. Pace e gioia Don Alfio e la comunità del Santuario.
In allegato lettera del Vicario Generale