di Vincenzo Caruso
Domenica 25 Ottobre, nella parrocchia Santa Maria della Pace di Tremestieri Etneo nasce il Gruppo Giovani “Sicomoro”. Dopo cinque anni di preparazione e di preghiere “finalmente – comunica nel corso della celebrazione eucaristica vespertina il parroco Salvo Scuderi – è nato, comincia il suo cammino nella comunità, che è vitale solo se ci sono giovani e anche i meno giovani, con l’attaccamento al passato e memoria storica di fede”. Il nome “Sicomoro” dà l’identità al gruppo che si prefigge di “aiutare, accogliere e amare”, sullo stile di Gesù e nel mettere in pratica concretamente nella vita l’insegnamento primo e grande, l’unico, di “amare Dio con tutto il cuore, tutta l’anima e tutta la mente e il prossimo tuo come te stesso”, il comandamento dell’Amore.
L’albero del sicomoro è come un “facilitatore” per vedere Cristo che passa, lui Zaccheo, basso di statura e con tanta folla attorno, “per riuscire a vederlo salì su un sicomoro” e da lì sente chiamarsi “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”.
E così l’inaugurazione del gruppo: con l’immagine dell’albero accanto all’altare, nel presbiterio, e l’offerta-impegno su cartoncini colorati dei tre verbi dell’amore e della fraternità da parte di alcuni giovani, al termine della celebrazione eucaristica, con il Santissimo esposto per un breve momento di adorazione, ed ecco echeggiare la preghiera
“Signore, oggi desidero e scelgo di essere il Tuo Sicomoro! Fa che io sia come un albero piantato lungo i corsi d’acqua dello Spirito Santo, affinché le mie radici non temano i giorni di siccità e le mie foglie siano sempre verdi. Fa’ che io sia un albero dal tronco robusto, ben radicato e nutrito dal Tuo Amore misericordioso, i cui rami siano le mie mani tese a porgere i dolci frutti della Santità. Signore, rendimi Sicomoro e donami un cuore capace di ‘farsi prossimo’ Aiutando, Accogliendo e Amando tutti gli Zaccheo che lungo la strada si affideranno a me col solo scopo di conoscere e amare te”.
Accanto ai giovani è presente un bel gruppo di accompagnatori/educatori che si faranno carico di camminare insieme a loro, con l’auspicio, da parte di padre Salvo, che anche tutta la comunità parrocchiale accompagni con la preghiera il gruppo giovani e viva con loro l’esperienza concreta dell’amore di Dio.