di Vincenzo Caruso
Due significativi messaggi hanno impreziosito e dato particolare valenza all’impegno dei giornalisti e comunicatori aderenti all’Unione Stampa Cattolica Italiana – UCSI Sicilia, prima e dopo l’Assemblea elettiva regionale che si è svolta il 17 ottobre nell’Istituto dei Ciechi “Ardizzone Gioeni” di Catania per il rinnovo del Consiglio direttivo regionale e l’elezione dei delegati al congresso nazionale UCSI e dei garanti. Il primo, l’indirizzo di saluto della presidente nazionale Ucsi Vania De Luca, da Roma, letto da Salvatore Di Salvo, da Siracusa, componente della Giunta nazionale Ucsi, e il secondo messaggio, quello ricevuto dal riconfermato presidente Ucsi Sicilia Domenico Interdonato (Messina) da parte del presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Giulio Francese, al termine dei lavori assembleari e del primo consiglio direttivo regionale appena eletto riunitosi subito dopo per l’assegnazione delle cariche sociali: vice-presidente riconfermato Rossella Jannello, tesoriere Angelo Di Tommaso, segretari Laura Simoncini e Adele Di Trapani, e Mario Agostino, Sandro Cunzari, Santa Folisi, Salvatore Pappalardo e Vincenzo Caruso consiglieri. Del consiglio regionale fanno parte di diritto il consulente ecclesiastico Ucsi don Paolo Buttiglieri e i presidenti provinciali di Catania (Giuseppe Adernò), Messina (Laura Simoncini), Patti (Domenico Pantaleo), Acireale (Antonio Foti), Siracusa (Salvatore Di Salvo), Palermo (Michelangelo Nasca), Enna (Renato Pinnisi), Caltanissetta (Fiorella falci), molti dei quali eletti anche quali delegati partecipanti al congresso nazionale. Il collegio dei Garanti Ucsi , infine, eletto ad acclamazione come i precedenti consiglieri e delegati, risulta costituito da Tommasa Siragusa, Anna Franchina e Pierangela Cannone, con Antonio Morreale come supplente.
Riportiamo integralmente i due messaggi
“Cari amici – scrive Vania De Luca – in questi tempi non facili per nessuno la nostra Ucsi sta mantenendo viva la sua rete in tutta Italia in tutti i modi possibili, compresa la celebrazione delle assemblee regionali per indicare i delegati al prossimo Congresso nazionale, che contiamo di celebrare entro la prossima primavera, nelle forme che saranno consentite da questa pandemia terribile. Il mio ringraziamento al presidente Interdonato, al consulente don Paolo e al direttivo Ucsi Sicilia che non ha mai trasformato il distanziamento fisico in distanziamento sociale. Il mio augurio a tutti voi con le parole scelte da papa Francesco per il messaggio per la giornata delle comunicazioni sociali 2021: “Vieni e vedi”. I due verbi citati nel Vangelo di Giovanni riguardano l’annuncio cristiano, reso possibile a partire da una presenza, da un’esperienza personale e diretta, ma dicono qualcosa anche del modo di fare, da sempre, un’informazione corretta: farsi presenti lì dove i fatti accadono, vedere con i propri occhi, rendersi conto, raccontare fatti e notizie in maniera credibile, essendone testimoni e interpreti. Il sottotitolo del Messaggio per quella che sarà la 55° Giornata delle Comunicazioni Sociali, invita a “Comunicare incontrando le persone come e dove sono”. Ma come si fa a sperimentare vicinanza e prossimità nel distanziamento cui saremo costretti ancora per chissà quanti mesi?
Sapremo scoprirlo con la creatività di cui saremo capaci
Abbiamo visto durante il lockdown un trasferimento in rete di incontri, dibattiti, percorsi formativi, pubblicazioni, perfino celebrazioni religiose. L’Ucsi ha organizzato in forma di webinar le giunte nazionali, il consiglio nazionale e proprio ieri l’altro (il 15 ottobre) un incontro, ricchissimo per tutti, con il comitato scientifico della settimana sociale dei cattolici che si terrà nell’ottobre 2021 a Taranto sul tema lavoro-ambiente. Tra le proposte emerse, la richiesta di realizzare un evento preparatorio in tutte le Ucsi regionali, anche in forma webinar. Sono certa che anche in questa occasione la Sicilia assicurerà la sua vivace e qualificata partecipazione.
Nell’udienza all’Ucsi di un anno fa papa Francesco ha invitato a rovesciare l’ordine delle notizie quando si tratta di dare voce a chi non ne ha. Oggi, ripensando a quelle parole, viene in mente che la parte più dolorosa dell’esperienza planetaria del Covid-19 è legata alle vittime che hanno lasciato questo mondo in solitudine e ai malati separati dalle famiglie. Storie e nomi che ogni comunità non dovrà dimenticare, perché proprio nella memoria riconciliata delle sofferenze patite c’è un germe di futuro. Il messaggio del Papa per la giornata delle comunicazioni 2020 richiamava alla necessità di una narrazione umana, che «nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano (…) riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri». L’isolamento forzato non ha spezzato quei fili, ma al contrario ha rafforzato i legami e le cose che contano, facendoci sentire in maniera ancora più forte che “siamo tutti sulla stessa barca”. Vero anche guardando alla nostra Ucsi.
L’invito, per il prossimo anno, a “utilizzare tutti i media, in tutte le loro forme, per raggiungere le persone come sono e là dove vivono” chiede analogamente di rafforzare nella comunità i legami di solidarietà, via maestra per vincere isolamento e paura. L’enciclica Fratelli Tutti avverte che «il cumulo opprimente di informazioni che ci inonda non equivale a maggior saggezza», e suggerisce che «una via di fraternità, locale e universale, la possono percorrere soltanto spiriti liberi e disposti a incontri reali». Questo è anche il mio augurio per l’Ucsi Sicilia: che possa fraternamente costruire percorsi di condivisione, guardando ai giovani e alle potenzialità di una terra bellissima”.
Il saluto e gli auguri di Giulio Francese
“Caro Mimmo, le mie congratulazioni per la tua riconferma alla guida dell’Ucsi. Una scelta unanime che conferma la bontà del lavoro da te svolto. Ti ho conosciuto e apprezzato durante questi miei tre anni all’Ordine, anni difficili per ragioni che ben conosci, durante i quali siamo riusciti a collaborare in modo proficuo e risultati soddisfacenti, consolidando nel tempo una bella amicizia. Sapere che ci sei ancora tu alla guida dell’Ucsi mi conforta e mi riempie di gioia. Io provo a ricandidarmi ma non sarà una sfida facile e se dovesse andare bene mi piacerebbe dare ancora più sostanza alla collaborazione con l’Ucsi, nonostante le difficoltà dei tempi che viviamo. Scusami se non sono stato presente all’assemblea come avrei voluto ma ieri sono uscito stremato da un Consiglio dell’Ordine. Non mancheranno altre occasioni per incontrarci. Nel frattempo ti rinnovo i miei auguri per il tuo nuovo cammino di presidente e ti abbraccio affettuosamente”.
Domenico Interdonato di 60 anni, dunque, è stato riconfermato al vertice dell’Ucsi Sicilia, a seguito del voto per il rinnovo del Consiglio direttivo e con l’attribuzione delle cariche all’interno della prima riunione del direttivo, che ha riconfermato con voto unanime il presidente uscente. L’assemblea elettiva si è svolta, secondo le linee guida anti contagio dal Covid19, nel piazzale interno dell’Istituto “Ardizzone Gioeni” di Catania. L’assemblea è stata aperta dalla celebrazione eucaristica presieduta dal consulente ecclesiastico don Paolo Buttiglieri.
“Continuiamo il cammino di condivisione e partecipazione – ha detto il presidente Interdonato – insieme a un gruppo dalle spiccate doti umane. Sono certo di come tutti sapranno dare testimonianza dell’esperienza cattolica in un mondo dell’informazione che vive uno dei suoi momenti più difficili. Una squadra fresca, composta da persone giovani e professionisti seri e preparati. Persone capaci di raccontare davvero il territorio”.