Consueto appuntamento di Natale a Catania con Il pranzo di Natale nella Chiesa di San Nicolò L’Arena per più di 700 poveri della città soprattutto anziani soli o che vivono in istituto, senza fissa dimora, rifugiati politici, famiglie dei quartieri storici.
« La Chiesa di pietra si riempie del cuore della Chiesa vivente – ha affermato padre Antonio De Maria, rettore della chiesa monumentale che ha ospitato l’iniziativa – Cristo nei poveri e in chi Lo serve. San Nicolò l’Arena diventa questo luogo della gioia cristiana in occasione del Natale: in questo giorno nel quale Dio si fa uomo da qualche anno la comunità di Sant’Egidio e altre realtà come la Locanda del Samaritano invitano al banchetto della festa i poveri che seguono tutto l’anno e come nuovo rettore della Chiesa mi sento onorato di vivere insieme a loro questo momento. Il Signore illumini il cammino di tutti nella verità, nella carità e nella pace di Cristo ».
Tra i volontari oltre al nuovo rettore di San Nicola diverse autorità, religiose e religiosi come Suor Maria Trigilia e P. Mario Sirica. Il Pranzo è stato interamente plastic free ovvero con apparecchiatura compostabile in pieno rispetto dell’ambiente.
Tra i principali promotori la comunità di Sant’Egidio di Catania, guidata da Emiliano Abramo, che si è sempre distinta per la sua sensibilità nei confronti dei senza fissa dimora, indigenti e migranti, ma anche nei riguardi dei molti anziani che sperimentano solitudine e abbandono. Un Pranzo di Natale dove forte è stato il ricordo di Mons. Gaetano Zito.
« Ho provato una grande gioia in questo Natale – spiega Emiliano Abramo –Personalmente ero seduto al tavolo con una vedova, con un adulto i cui figli a Bergamo non sono riusciti a raggiungerlo per Natale a causa dell’alto costo dei voli, due donne rifugiate politiche in Italia: tutta gente grata perché liberata dalla solitudine e dalla rassegnazione di vivere schiacciati dai propri problemi. C’è una forza nel Natale capace di mettere in movimento la gente in cerca di speranza e di condurli alla Liturgia e al Pranzo di Natale. La gente con la quale ho vissuto il Natale 2019 è coraggiosa, lotta con la vita e crede nel cambiamento, forte della consapevolezza che non sarà mai lasciata sola. La Chiesa in uscita della quale parla Papa Francesco è anche quella che trova unità il 25 dicembre ed esce dalle porte della Chiesa di San Nicola con la convinzione che tutto può cambiare ».
Sono più di 60.000 i poveri seduti nei Pranzi di Natale della Comunità di Sant’Egidio in Italia e 240.00 nel mondo. Tanti messaggi e telefonate di auguri per questo Pranzo a Catania, come quella del Procuratore Giovanni Salvi o dell’elemosiniere del Papa Konrad Krajewski
Umanità e di condivisione fraterna sono la linfa vitale della chiesa. Bravi