«Eravamo stanchi di sentire analisi sui problemi del sud e sui suoi giovani e allora abbiamo
deciso di fare l’unica cosa che sappiamo fare: mettere le mani in pasta».
Così Dario Odifreddi, presidente dell’esperienza torinese di Piazza dei Mestieri – ente di
formazione professionale dalle peculiarità distintive, che ha festeggiato proprio quest’anno il
suo 20° anniversario – racconta perché nel 2012 decise di affacciarsi su Catania. E il primo
passo fu coinvolgere partner credibili che conoscessero il territorio e avessero capacità
professionali e passione per l’educazione dei giovani. La scelta cadde sull’impresa sociale
“Archè” (guidata da Emilio Romano) e così iniziò anche a Catania l’avventura della Piazza.
Oggi a quella storia si aggiungono nuove pagine: il prossimo 4 dicembre verrà infatti
inaugurata una nuova sede nel capoluogo etneo – dopo quella presso l’IPAB di Santa Maria
del Lume e la seconda alla Fondazione Duca di Carcaci – in via Emanuele Infantino, 17 alla
presenza del presidente della Fondazione Piazza dei mestieri ETS Dario Odifreddi, del
presidente di Archè Emilio Romano, delle autorità cittadine, dell’arcivescovo Luigi Renna e
di vari rappresentanti di partner che hanno creduto nel progetto, come la fondazione Azimut,
la Banca d’Italia, Intesa Sanpaolo, Enel Cuore e Cassa Depositi e Prestiti.
Nel 2023 accolti e accompagnati oltre 2mila giovani
Con le due sedi, nel solo 2023, la collaborazione tra Archè e Piazza dei Mestieri (più
istituzioni locali, istituti scolastici, agenzie educative, enti del terzo settore e imprese) ha
accolto e accompagnato oltre duemila giovani. Da ciò è cresciuta l’esigenza di costruire un
punto di riferimento per le politiche di contrasto alla dispersione scolastica e per evitare che
tanti giovani possano scivolare lentamente, ma inesorabilmente, in situazioni di marginalità
sociale. Un rischio particolarmente elevato nei quartieri in cui si colloca la presenza della
Piazza (Monte Po, Nesima, San Leone, Rapisardi, Librino).
La casa dei compiti, Sportello orientamento e un ristorante
Il progetto che verrà inaugurato vedrà il consolidamento di attività precedentemente avviate,
come “La casa dei compiti”, un luogo di aiuto allo studio quotidiano; lo “Sportello di
orientamento”, per aiutare i ragazzi delle scuole medie nella scelta degli studi superiori; i
“Laboratori di mestiere”, dove i giovani potranno sperimentare attitudini e competenze
trasversali, scoprendo i propri talenti; un “Cartellone di eventi culturali”, il bar e il ristorante.
Questi ultimi luoghi ideali per momenti di convivialità dedicati alle famiglie e ai giovani,
facilitando la convivenza e l’incontro tra generazioni.
«Abbiamo aderito con convinzione alla proposta di sostenere lo sviluppo di Piazza dei
Mestieri a Catania», dichiara Marco Lori, presidente della Fondazione Azimut. «Grazie a
iniziative come queste, moltissimi giovani trovano una strada per uscire dalla marginalità e
inserirsi nel mondo del lavoro. Spezzare la spirale della povertà attraverso il lavoro è un
passo fondamentale per costruire un futuro migliore».
«Grazie al programma Formula – spiega Giuseppe Nargi, direttore regionale di Intesa
Sanpaolo – sono stati raccolti i fondi necessari per realizzare anche in Sicilia la Piazza dei
Mestieri. Il nostro Gruppo supporta molti progetti in favore dei ragazzi e delle loro famiglie,
con l’obiettivo condiviso di favorire sostenibilità e inclusione sociale che puntino ad attivare
meccanismi di risposta collettiva alle istanze e ai bisogni del territorio».
Francesca Sofia, direttrice generale di Fondazione CDP si accoda: «Il contrasto alla
dispersione scolastica rappresenta uno degli obiettivi chiave della nostra Fondazione,
soprattutto nel Mezzogiorno».