È un avamposto per lo studio in una zona ad alto rischio di abbandono scolastico. Siamo a Fossa della Creta, periferia di Catania, dove la parrocchia Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio, nel corso del 2022, ha attivato, in collaborazione con la Caritas diocesana e l’Istituto comprensivo statale San Giorgio, il Centro Formativo “Rosario Livatino – Cultura e Legalità”. Il progetto, realizzato grazie anche ai fondi 8xmille alla Chiesa cattolica, è ospitato nei locali concessi gratuitamente dal Comune di Catania e si compone di un oratorio e di un centro studio rivolto agli studenti della scuola primaria di famiglie con fragilità economiche.
La parrocchia Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio, guidata da padre Fabio Vassallo, opera in un territorio di 12mila abitanti e costituisce un punto di riferimento per tantissime famiglie: sono più di 600 i bambini che frequentano il catechismo. Diversi i nuclei familiari aiutati – oltre 300 – con beni materiali, come gli alimenti, e servizi, tra cui il sostegno psicologico. In questa azione rivolta ai parrocchiani, ce n’è una più specifica che riguarda una ventina di bambini della scuola primaria dell’Istituto comprensivo statale San Giorgio. È l’impegno del Centro Formativo “Rosario Livatino – Cultura e Legalità”, che prosegue per l’anno scolastico in corso, grazie anche ai fondi 8xmille alla Chiesa cattolica. In campo i volontari della parrocchia che agiscono nel solco tracciato dalla collaborazione delle realtà in rete che lo promuovono.
Recupero e potenziamento per alunni in difficoltà con laboratori musicali e teatrali
Le modalità di intervento, fissate nel protocollo firmato nel 2022, stabiliscono che un referente dell’Istituto scolastico, in seguito a specifiche segnalazioni da parte dei consigli di classe, contatti il parroco per stabilire modalità di intervento in termini di attività di recupero e di potenziamento. A disposizione dei bambini anche i laboratori (teatrali e musicali) che saranno consigliati in rapporto alle predisposizioni del singolo studente e, su parere degli esperti, anche per scopi terapeutici. Dalla teoria alla pratica: alla base c’è l’organizzazione di un supporto consuetudinario per i compiti, un’attività che, al di là di questo primario aspetto, si articola in un ambito più ampio rivolto a fronteggiare le difficoltà dovute a contesti familiari problematici. Lo staff, operativo dal lunedì al venerdì, dalle 16.30 alle 18.30, è guidato dalle volontarie Cristina e Filippa, col supporto dei loro figli più grandi. In questo contesto si sviluppano anche attività ricreative e culturali finalizzate a stimolare la curiosità dei bambini e a promuovere la gioia del sapere in un percorso di condivisione e arricchimento personale. Un progetto virtuoso che prossimamente sarà esportato anche a Paternò con la nascita di un nuovo centro formativo.
Il parroco don Fabio: “Questa è la nostra Africa”
Si agisce in un territorio di frontiera, in una di quelle periferie che papa Francesco chiede di rimettere al centro dell’azione della Chiesa. “Quando sono diventato sacerdote volevo andare in Africa in missione – sottolinea Don Fabio Vassallo, parroco di Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio– ma ho capito che l’Africa ce l’abbiamo qui. Ci sono case senza pavimento, senza porte, con delle tende per dividere le stanze, e diversi nuclei familiari che convivono in abitazioni inadeguate per spazi e servizi. È l’impegno della Chiesa in uscita che non deve più attendere l’ingresso di fratelli e sorelle, ma deve andare a cercare e servire anche chi resta all’esterno”. Un’azione caritativa che, nell’azione della parrocchia, si spinge al di là dei confini locali: “Noi facciamo il possibile sul territorio – conclude don Fabio -, senza dimenticare lo sguardo verso l’esterno: abbiamo adottato 12 bambine orfane della Bolivia assistite dai frati Minori Conventuali, alle quali inviamo periodicamente ciò che è necessario”.