“Gioisca il mio cuore nella tua salvezza,
e canti al Signore che mi ha beneficato” (Sal 12,6).

Sono parole di gratitudine al Signore quelle che elevo con voi in questo giorno santo, perché per intercessione di Maria Santissima, della nostra patrona Sant’Agata, del beato cardinale Dusmet, sono ancora in vita dopo l’infarto che mi ha colpito nelle prime ore di domenica 11 agosto.

Il Signore mi dona ancora vita e tempo per servire questa cara Arcidiocesi di Catania, alla quale, una volta ristabilito, continuerò a dare cuore, mente, energie, sebbene con prudenza, per evitare ulteriori problemi di salute.

Vi abbraccio tutti, e sento che in questo momento di prova ho imparato due cose: Dire al Signore “Sia fatta la tua volontà”, con quell’abbandono che Sant’Agata ci insegna nel suo martirio. Considerare quanto siano preziosi i sentimenti di fede, di pazienza, di speranza di chi è debole e malato. I malati di ogni tipo sono le persone che più ci insegnano queste virtù.

Ho affidato i miei sentimenti di gratitudine a tutti – autorità civili e militari, sacerdoti, diaconi e consacrati, fedeli tutti – attraverso un comunicato che è stato diffuso ieri.

Ora è tempo di attesa, di seminare speranza, di rendersi saldi nella volontà di Dio. Sant’Agata ci è vicina con la preghiera e l’esempio.

Ricordatevi che ogni festa, ogni atto di devozione a Sant’Agata deve portare frutto di bene nella nostra vita, per la città e per il mondo.

+ Luigi Renna Arcivescovo

Foto di Giovanni Crisafulli

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