di Luigi Renna*
Carissimi concittadini,
tutti quanti abbiamo appreso della emergenza che rischia di cambiare qualcosa della nostra vita in questi giorni di grande caldo: il Comune, per far fronte alla problematica delle discariche insufficienti al fabbisogno regionale, ha emanato una ordinanza severa, ma necessaria, con la quale annuncia che non saranno più raccolti i rifiuti “indifferenziati”. Chi, con scarso senso di responsabilità, fa una raccolta “non conforme”, mettendo nello stesso sacchetto immondizia di ogni genere e l’abbandona all’angolo delle strade, rischia una severa denuncia, ma anche se rimanesse impunito, non deve dimenticare che “violenta” la nostra città, dimostra noncuranza per una igiene che è garanzia di salute per tutti, dà una immagine negativa a quei turisti che “danno il pane” ai tanti catanesi che lavorano in ristoranti, bar, negozi, b&b, coloro che sono i primi a dover assicurare una svolta all’ ordine e alla pulizia della nostra città. Coraggio! Unisco le mie preoccupazioni a quelle del Sindaco e di tutta la gente che vuole una Catania presentabile, alla voce di coloro che vengono a visitarla e fanno “camminare” l’economia turistica, per dire: è il momento di essere più responsabili.
Vogliamo gridare: Cittadini, viva Sant’Agata e non amare la città che Sant’Agata ama e ci insegna ad amare?
Tra circa 50 giorni celebreremo la festa di sant’ Agata: vogliamo prepararci al 17 agosto riempendo la città, in ogni angolo, di rifiuti che non si possono più raccogliere se buttati in un mucchio in modo indifferenziato? Vogliamo gridare: “Cittadini, viva sant’ Agata” e non amare la città che Sant’ Agata ama e ci insegna ad amare? L’amore inizia dalle piccole cose! L’Amministrazione sta facendo grandi sforzi per risolvere una questione emergenziale che speriamo veda una soluzione regionale definiva; ma noi difendiamo Catania dalla nostra noncuranza, cominciando a smaltire la spazzatura solo dopo averla “differenziata”: sarà un modo per rispettare gli spazi che condividiamo; sarà la maniera per testimoniare l’orgoglio di prenderci cura della nostra città. Mi appello soprattutto alle madri di famiglia, coloro che sanno insegnare ai loro figli come si vive, come ci si relaziona, come si governa una casa. Mi appello ai più giovani, che a scuola imparano a rispettare l’ambiente. Anche i nostri fratelli musulmani saranno esortati dall’imam della Moschea della Misericordia, il dottor Abdelhafid Keiht, a questo senso di responsabilità: ieri ne abbiamo parlato in un incontro all’inaugurazione di un centro di inclusione per diversamente abili dei salesiani.
Che i cinquanta giorni circa che ci separano dalla festa di sant’ Agata siano vissuti nella responsabilità, in una gara a rendere più bella la Sua e nostra Città.
*Arcivescovo metropolita di Catania
In via castromarino, traversa di via lago di nicito parecchi non fanno la differenziata perché non sanno cosa e ,come si fa e a cosa serve.bisognerebbe spiegarlo.e non solo in questa via
Plaudo all’iniziativa dell’Arcivescovo ed alle sue esortazioni volte a svegliare la coscienza civica e civile dei miei concittadini catanesi facendo altresì riferimento alla loro “gridata” devozione alla cara V. M. Sant’Agata. Differenziare i rifiuti è uno dei tanti modi di rispettare il creato come ci esorta Papa Francesco.
Grazie Arcivescovo .
Condivido in tutto ogni parola di questa lettera ed ho sempre messo il mio impegno a differenziare ma prelevare i rifiuti indifferenziati una volta a settimana è troppo poco soprattutto con il caldo si rischia di riempire la casa di insetti e nella peggiore ipotesi anche di topi. Come faccio a tenere nella mia piccola cucina il polesterolo o la carta dove è stato incarato il pesce che sono costretta,per motivi di salute, a comprare tutti i giorni ?in una settimana sono sette involucri puzzolenti Potete indicarmi una soluzione?