Nel giorno dell’addio all’anno appena trascorso, la Chiesa universale, e non solo, saluta con commozione per l’ultima volta il Papa emerito Benedetto XVI. L’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, elevando la preghiera di suffragio, delinea i tratti salienti di un maestro e di una guida spirituale e morale che ha esortato a non avere paura di testimoniare la propria fede.
In memoria di papa Benedetto XVI. Pastore, maestro di fede e di vita: preghiera e gratitudine per una vita donata.
Dopo i giorni in cui abbiamo pregato per la sua cara persona, ci raggiunge la notizia del transito del papa emerito Benedetto XVI.
Tutta la Chiesa di Catania eleva al Padre la sua preghiera di suffragio, consapevole che il bene che quest’uomo di Dio ha fatto alla Chiesa come presbitero, teologo, vescovo e papa, è stato grande, e che egli si presenta davanti all’Altissimo con le mani ricolme dei frutti di una vita che è stata ricca di carità intellettuale e pastorale. Tutta la comunità diocesana è invitata a pregare per il Papa emerito e a ringraziare il Signore per il suo ministero di cui la Chiesa ha goduto.
Ci piace accompagnare il suo ricordo con un passaggio della Spe salvi, la lettera enciclica in cui ci ha parlato di risurrezione e di vita. Sono parole nelle quali risplende la speranza del credente, che si è lasciato guidare dal Buon Pastore, ed è diventato egli stesso maestro di vita con la sua fede professata e pensata:
“(Il Signore Gesù) indica anche la via oltre la morte; solo chi è in grado di fare questo, è un vero maestro di vita. La stessa cosa si rende visibile nell’immagine del pastore. (…) Ora l’immagine veniva letta all’interno di uno scenario nuovo che le conferiva un contenuto più profondo: «Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla … Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me …» (Sal 23 [22], 1.4). Il vero pastore è Colui che conosce anche la via che passa per la valle della morte; Colui che anche sulla strada dell’ultima solitudine, nella quale nessuno può accompagnarmi, cammina con me guidandomi per attraversarla: Egli stesso ha percorso questa strada, è disceso nel regno della morte, l’ha vinta ed è tornato per accompagnare noi ora e darci la certezza che, insieme con Lui, un passaggio lo si trova. La consapevolezza che esiste Colui che anche nella morte mi accompagna e con il suo «bastone e il suo vincastro mi dà sicurezza», cosicché «non devo temere alcun male» (cfr Sal 23 [22],4) – era questa la nuova «speranza» che sorgeva sopra la vita dei credenti.”
Benedetto XVI è stato un Pastore che si è lasciato guidare dal Buon Pastore, e si è configurato a Lui. Ha vissuto con lucidità la sua fede pensata e pensante; ha alimentato con la preghiera e con lo sguardo rivolto ai santi la sua speranza; ha vissuto la carità in modo totale e discreto; è stato animato da una umiltà grandissima, che lo ha portato a rimettere il suo mandato quando la sua salute non gli ha permesso di presiedere nella carità la Chiesa; ha continuato ad intercedere per la Sposa di Cristo, testimoniando una grande comunione con il suo Successore. Il suo esempio, il suo magistero, la sua preghiera, continuano ad illuminare il nostro cammino di Chiesa.
Grazie, Benedetto XVI!
Presiederò l’Eucarestia per papa Benedetto XVI, alla quale sono invitati tutti i presbiteri, religiosi, religiose e laici, nella nostra Cattedrale di Sant’Agata in Catania, il giorno 4 gennaio p.v., alle ore 19.00.
+ Luigi Renna, Arcivescovo metropolita di Catania