di Alessandro Rapisarda
«Catania sta dimostrando di avere davvero un cuore grande, come anche le altre diocesi siciliane e italiane: lo si evince dalla raccolta fondi che terminerà giovedì santo».
Lo ha affermato l’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, che si è recato alla “Locanda del Samaritano” guidata da don Mario Sirica, per dare il suo saluto alle prime famiglie di rifugiati ucraini arrivati in città. Tutte provenienti da Kiev.
«Catania è casa vostra, l’augurio più grande è che possiate sentirvi in famiglia – ha detto il Vescovo – nell’attesa di tornare nella vostra città d’origine. Intanto, il nostro impegno è quello di vivere con voi la fraternità e continuare a pregare perché la pace trionfi».
Mons. Renna ha voluto subito dialogare con i bambini. Una visita, quella del presule, che incoraggia l’intera Diocesi a mobilitarsi per fare il possibile e per aiutare queste famiglie. Visita che ha anche riempito gli occhi dei bambini di gioia. A loro sono state donate uova di cioccolato che hanno regalato un momento di serenità nella loro drammatica situazione.
«Speriamo e preghiamo -ha proseguito Mons. Renna- perché i negoziati giungano a buon fine, la via delle armi ha esasperato questo conflitto. D’altra parte sentiamo che la nostra terra non può che accogliere. Sappiamo di non essere ricchi, di non avere molte risorse. L’accoglienza verso queste persone è una necessità. E per noi cristiani è quanto di più naturale ci possa essere».
La “Locanda del Samaritano” accoglie già da tempo persone che necessitano di un supporto economico e non solo, per un reinserimento sociale. La casa è autogestita dalle persone accolte, con la presenza degli operatori, dei volontari, dei Missionari Vincenziani e della Caritas Diocesana di Catania.
L’arcivescovo ha voluto pregare insieme agli ospiti davanti alla statua della Madonna, affinché possa donare pace al mondo intero: preghiera recitata in ucraino e in italiano.