Il Giubileo degli adolescenti, tanto atteso e preparato da tempo, si è svolto a Roma in giorni segnati dal dolore per la morte di Papa Francesco. Nonostante il lutto, l’evento ha rappresentato un forte segno di continuità nella fede, richiamando nella capitale gruppi di giovani provenienti da tutta Italia, tra cui numerose delegazioni della Diocesi di Catania.

Tra queste, anche il gruppo della parrocchia Annunziata di Biancavilla, guidato da padre Giosuè Messina, composto da circa cinquanta adolescenti accompagnati dai loro animatori. I ragazzi hanno vissuto giorni di preghiera, fraternità e spiritualità, varcando la Porta Santa e ricevendo l’indulgenza plenaria in un momento tanto particolare per la Chiesa.

Profonda è stata l’emozione quando i giovani hanno potuto sostare in raccoglimento davanti alle spoglie di Papa Francesco, pregando e affidandogli intenzioni, pensieri e speranze. Un’esperienza semplice ma intensa, destinata a rimanere nel cuore di ciascuno come una memoria viva di fede.

Diverse le delegazioni dalla Diocesi di Catania, insieme al loro vescovo Mons. Luigi Renna, hanno preso parte ai solenni funerali del Santo Padre, presieduti dal cardinale Giovanni Battista Re sul sagrato della Basilica di San Pietro. L’Arcivescovo Renna ha concelebrato l’Eucaristia insieme ai cardinali e ai vescovi giunti da ogni parte del mondo, rendendo presente l’intera comunità diocesana in questo momento storico di grande commozione.

Durante l’omelia, il cardinale Giovanni Battista Re ha ricordato l’impegno instancabile di Papa Francesco per la pace, la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente. Ha sottolineato come il Pontefice abbia elevato la sua voce contro la guerra e a favore dei più deboli, esortando la comunità internazionale a costruire ponti di fraternità e solidarietà. L’omelia ha rispecchiato il cuore del messaggio evangelico che ha caratterizzato il pontificato di Francesco, invitando tutti a proseguire nel cammino di amore e servizio verso il prossimo. Tra i presenti 50 capi di Stato e 10 monarchi che testimoniando l’ampia influenza del pontificato di Francesco

Al termine della celebrazione, la salma di Papa Francesco è stata traslata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, Basilica tanto amata dal pontefice che si è sempre detto devoto di Maria “Salus Populi Romani” (salvezza del popolo romano).

Intanto i pellegrinaggi giubilari sono proseguiti, portando i giovani ai luoghi più importanti della cristianità. Per i ragazzi dell’Annunziata e per tutti i pellegrini della Diocesi di Catania, questi giorni non sono stati solo un viaggio, ma un’esperienza di fede e d chiesa universale. Dentro il dolore di un distacco, hanno scoperto il volto di una Chiesa che non si arresta, che cammina, e che anche oggi continua a cercare con passi nuovi il suo futuro.

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