
di Letizia Rapisarda
«Per esserci pace deve esserci armonia». È questa la frase, di Wakako Saito, professoressa di Lingua e cultura italiana presso l’Università di Aichigakuin a Nagoya, che fa piombare un’intera aula piena di studenti nel più totale silenzio.
In vista del memoriale dagli 80 anni di quel fatidico 6 agosto 1945, giorno in cui le prime due bombe atomiche mai utilizzate in ambito militare precipitarono sulle città di Hiroshima e Nagasaki, presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, lo scorso 18 marzo si è tenuto un dialogo con due ospiti speciali: la già citata Wakako Saito e Shiori Morita, soprano, vincitrice dello “Student Music Concours of Japan”, durante il quale si è approfondita la tematica della guerra, argomento sempre più scottante e reale di questi ultimi tempi, a causa del conflitto Russia-Ucraina.
La professoressa giapponese: “La novità parte da noi stessi”
Durante l’incontro, una domanda spontanea ha aperto un dibattito profondissimo che è perdurato poi per tutta la durata della discussione. Ci si è chiesti: «C’è un modo, anche nel proprio piccolo, per iniziare a risolvere questa crisi?». E da qui è partita la testimonianza di Wakako Saito, di religione buddista: «Per esserci pace deve esserci armonia». Questa, una affermazione che ha coinvolto tutto il pubblico ad una riflessione in particolare: che cos’è l’“armonia”? «L’armonia – spiega Saito – è amare sé stessi, le persone che ci circondano e anche quelle che non conosciamo, la natura; armonia significa credere nel proprio futuro, avere fiducia in sé stessi e trovare la felicità».
Quando le chiediamo, però, il segreto per essere veramente felici, la professoressa Saito replica con una risposta per niente scontata e piena di significato: «Budda ci dice che la vita non è semplice per nessuno, che l’uomo nasce per soffrire: quando arriva al mondo, quando cresce, quando si ammala e quando muore; l’unico rimedio per sopravvivere alla sofferenza è migliorare noi stessi ogni giorno. La natura dell’uomo è la continua ricerca della felicità, però questa felicità da soli non è possibile raggiungerla, ma abbiamo bisogno di qualcuno al nostro fianco, perché questa è la natura dell’uomo». Questo è il concetto di armonia.
La cantante lirica: “La musica è in grado di creare unità”
Sempre di armonia s’è poi parlato con la cantante lirica Shiori Morita, da poco laureatasi in canto lirico a Milano, quando si è cercata una connessione tra la musica e la pace: «La musica – ci ha detto Shiori – può creare tante cose». E alla domanda: «La musica sarebbe in grado di alleare due cantanti di nazionalità in conflitto, come Ucraina e Russia?», la sua risposta ha riempito tutti i partecipanti di speranza, con un sorriso in volto: «Noi facciamo la guerra, ma possiamo sempre cantare, senza considerare la diversità nazionale. La musica c’è sempre per chi vuole cantare; la musica è in grado di creare amicizie e portare la pace».
Quindi, non ci resta che, come disse John Lennon nella sua immortale “Imagine”, «immaginare un mondo senza confini e senza lotte», in una società dove l’emarginazione e la diversità comandano le vite umane, con la speranza che, forse, la musica e l’armonia sono le cose che possono contribuire a creare un mondo migliore.
Foto di Erika Patti
