Il percorso di confronto tra le 82 associazioni che hanno sottoscritto il documento “Assieme, per San Cristoforo” e l’amministrazione comunale prosegue con determinazione. Il 3 marzo, presso il Seminario Arcivescovile di Catania, si è tenuto un incontro cruciale volto a consolidare un nuovo documento operativo, contenente proposte concrete basate sulle indicazioni del decreto Caivano. L’obiettivo è tradurre le istanze della comunità in azioni tangibili, in grado di rispondere alle criticità sociali, economiche e strutturali del quartiere.

Alla presenza del vice sindaco Paolo La Greca, la presentazione si è focalizzata su tre macroaree fondamentali: interventi educativi e scolastici; riuso dei beni confiscati alla mafia; servizi sociali territoriali e riqualificazione urbana.

Potenziare le opportunità educative e attivare il tempo pieno. Ma il vicesindaco La Greca spiega: Non ci sono infrastrutture adeguate

Uno dei punti centrali dell’incontro ha riguardato la necessità di potenziare le opportunità educative per i giovani del quartiere. In particolare, si è ribadita l’importanza dei patti educativi di comunità, strumenti che coinvolgono attori locali in un’azione sinergica per il sostegno alla formazione giovanile. La creazione di reti tra scuole, associazioni e famiglie rappresenta un passo cruciale per garantire un’educazione di qualità, contrastare la dispersione scolastica e offrire ai ragazzi un ambiente sicuro e stimolante. Tuttavia, il vice sindaco La Greca ha sottolineato le difficoltà nell’attivazione del tempo pieno nelle scuole, a causa della carenza di infrastrutture adeguate.

Beni confiscati alla mafia: trasformarli in luoghi di formazione, innovazione e lavoro

L’utilizzo dei 41 beni confiscati alla mafia è stato al centro di un’ampia discussione. La proposta avanzata dalle associazioni prevede il loro riutilizzo attraverso un sistema di microcredito, che potrebbe consentire ai giovani del quartiere di avviare percorsi imprenditoriali. L’idea è quella di trasformare questi spazi in hub di innovazione sociale, botteghe artigianali e laboratori, offrendo ai ragazzi opportunità di formazione e lavoro. Un modello simile ha già avuto successo in altre città italiane e potrebbe rappresentare un volano di crescita per San Cristoforo.

Creare presidi sociali, punti di riferimento per la comunità

Infine oggetto di analisi è stata l’attuale assenza di presidi sociali. L’incontro ha evidenziato la necessità di ampliare le sedi sociali, creando nuovi punti di riferimento per la comunità. Un punto cardine del dibattito è stata la proposta di riqualificazione dell’ex mercato di Via Belfiore, una struttura di 500 mq che potrebbe diventare un centro di intervento capillare. Questo spazio potrebbe ospitare servizi di supporto psicologico, laboratori per l’inserimento lavorativo e attività culturali, trasformandosi in un punto di aggregazione per giovani e famiglie.

La Greca: «Disponibili solo fondi del Decreto Caivano e Pon Metro Plus»

Per la realizzazione di questi interventi si punta ai fondi del Decreto Caivano e del PON METRO PLUS, strumenti finanziari in grado di garantire la sostenibilità economica dei progetti. Tuttavia, il vice sindaco La Greca ha espresso perplessità sulla possibilità di integrare ulteriori fonti di finanziamento, sottolineando come il Ministero abbia sconsigliato questa opzione per evitare ritardi e problemi burocratici.

Parallelamente, sono stati proposti interventi a costo zero, mirati a responsabilizzare la cittadinanza. Tra questi, la concessione e gestione di Piazza delle Salette ai Salesiani delle Salette, con l’obiettivo di creare uno spazio aggregativo sicuro e funzionale per i giovani del quartiere. L’idea è di coinvolgere direttamente la comunità nella gestione degli spazi pubblici, incentivando forme di cittadinanza attiva e partecipata.

Unico denominatore: sfruttare le risorse economiche per garantire risultati concreti

L’incontro si è acceso con i numerosi interventi che si sono susseguiti nel momento del dibattito. Tutti gli interventi avevano un unico denominatore: l’importanza di un’azione unitaria e della necessità di sfruttare ogni risorsa economica disponibile per garantire risultati concreti.

Il vice sindaco La Greca ha poi inoltre evidenziato le criticità burocratiche e amministrative legate alla realizzazione di alcuni progetti, ribadendo la necessità di un monitoraggio attento nell’assegnazione delle risorse e dei beni confiscati.

Sammartino (Cantiere per Catania): «Partecipare e interloquire con l’amministrazione, unica via per una rigenerazione urbana e sociale efficace.

A rispondere con fermezza è stato Claudio Sammartino, coordinatore del “Cantiere per Cantiere” e già Prefetto della Repubblica, che ha ribadito l’importanza del principio di sussidiarietà come fondamento del progetto. «Partecipare e interloquire con l’amministrazione è un diritto-dovere che va esercitato», ha affermato con determinazione, sottolineando che la collaborazione tra istituzioni e cittadinanza è l’unica via per una rigenerazione urbana e sociale efficace.

L’incontro ha rappresentato un momento chiave nel percorso di trasformazione di San Cristoforo, ma resta ancora molto lavoro da fare. Le associazioni hanno chiesto un cronoprogramma chiaro, con scadenze precise per l’attuazione delle proposte. La sfida ora è tradurre le parole in fatti, dando risposte concrete alle esigenze di un quartiere che chiede con forza un cambiamento. Il prossimo incontro sarà decisivo per definire le strategie operative e verificare gli impegni presi dalle istituzioni.

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