La città di Catania si prepara a vivere un momento di forte riflessione e partecipazione con l’iniziativa “Verso la Piazza della Democrazia”, un appuntamento che segna un ulteriore passo nel percorso tracciato dalla Settimana Sociale di Trieste. L’evento, che si terrà sabato 1 marzo 2025 presso l’Oratorio Don Bosco di via Santa Maria delle Salette 116 a Catania, dalle ore 10:00 alle 13:00, nasce dalla volontà di approfondire i temi della democrazia, della giustizia sociale e dell’impegno civico attraverso un dialogo aperto con la comunità del quartiere di San Cristoforo.
L’incontro è promosso dall’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro della Diocesi di Catania, guidato da Padre Alfio Carbonaro, con la co-organizzazione del Cantiere per Catania. A moderare i lavori sarà il dott. Mirko Viola, mentre le conclusioni saranno affidate all’arcivescovo Luigi Renna, che chiuderà l’evento con un momento di preghiera.
Oltre agli enti promotori sopracitati, numerose organizzazioni e individui hanno contribuito attivamente allo sviluppo dell’iniziativa nelle sue fasi organizzative. Questo impegno collettivo rappresenta un segno tangibile di come la partecipazione sia uno stile ma anche un metodo operativo. Uno degli aspetti centrali della giornata sarà l’ascolto delle testimonianze di gruppi, enti e associazioni attivi sul territorio, che ogni giorno operano per promuovere percorsi di legalità, inclusione e sviluppo sociale. Questo spazio di confronto non si limiterà alla sola analisi delle criticità, ma si proietterà verso proposte concrete per rafforzare il senso di cittadinanza attiva e costruire una democrazia realmente partecipata.
La Piazza della Democrazia non sarà solo un evento, ma un cammino collettivo che punta a generare un impatto concreto sulla città e sulle periferie, dando voce a chi troppo spesso rimane ai margini del dibattito pubblico. L’appuntamento di San Cristoforo rappresenta, dunque, un’opportunità per riscoprire il valore dell’ascolto, della corresponsabilità e dell’azione comunitaria, nella consapevolezza che la democrazia si costruisce giorno dopo giorno, a partire dai luoghi in cui si vive.