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A Catania nasce un progetto che unisce solidarietà, accoglienza e impegno sociale: SMG Lab – Progetto Stramondo. Un’iniziativa che non è solo un esempio di lavoro di rete, ma anche una testimonianza di come una comunità può rispondere concretamente ai bisogni degli altri. Il cuore pulsante di questa realtà è Fra’ Massimo Corallo, che insieme a un gruppo di giovani della parrocchia Santa Maria di Gesù di Catania – Epifanio Chiovetta, Manfredi Zammataro, Giuseppe D’Anna e Marcantonio Guardo – ha dato vita a una cooperativa sociale con un obiettivo preciso: costruire un luogo di accoglienza per chi vive nell’ombra della società.
“Conwork”, in convento per lavorare insieme
Tutto è iniziato due anni fa con “Conwork”, uno spazio di coworking solidale che Fra’ Massimo ha creato per i giovani, molti dei quali, durante e dopo la pandemia, si trovavano isolati, lavorando da casa. Con il tempo, quello spazio è diventato un punto di riferimento non solo per chi cercava un posto dove lavorare, ma anche per chi aveva bisogno di ritrovarsi, di condividere, di sentirsi parte di qualcosa. Da quella piccola realtà, è nata un’idea più grande: “SMG Lab”. Il progetto si sviluppa attorno a una donazione straordinaria: un immobile lasciato dalla professoressa Giuseppa Stramondo ai Frati Minori di Sicilia. Giuseppa ha voluto che il suo lascito venisse utilizzato per un’iniziativa che potesse fare del bene concreto alla città, e così è stato. Fra’ Massimo, insieme ai giovani che avevano creduto fin dall’inizio in questa missione, ha preso in mano la responsabilità di dare forma a questa visione, creando un luogo di accoglienza che rispondesse alle nuove povertà invisibili: padri separati che vivono in condizioni difficili e studenti universitari brillanti, ma impossibilitati a proseguire i loro studi a causa di difficoltà economiche.
Ma SMG Lab non è solo una casa: è un punto di partenza per costruire un futuro migliore
L’immobile che ospiterà la cooperativa non è solo un semplice spazio di accoglienza, ma diventerà anche un luogo di crescita culturale, di arte e di socializzazione. Grazie all’impegno di tutti, è stato possibile avviare lavori di ristrutturazione e creare un ambiente accogliente, che ospiterà anche attività di reinserimento lavorativo, offrendo una nuova opportunità a chi ha bisogno di un cambiamento nella propria vita. Il 16 febbraio, dopo una conferenza stampa alle ore 18.30, presso Mondadori book shop di piazza Roma a Catania, alle 20,30 verrà inaugurata la nuova struttura solidale, con la presenza del Ministro Provinciale dei Frati Minori di Sicilia, Fra’ Antonino Catalfamo, dell’arcivescovo Renna e delle autorità civili cittadine, ma anche con la comunità che ha reso tutto questo possibile. È la conferma che quando una comunità si unisce, può realizzare sogni che sembrano impossibili.
SMG Lab è il frutto di una rete di solidarietà, una catena di persone che hanno dato qualcosa di sé – dai materassi ai piumoni – per far sì che un sogno diventasse realtà. “Questo dimostra – dice fra Massimo – che i cristiani delle nostre parrocchie non sono soltanto cristiani da messa, ma sono persone che davanti alle necessità reali si sbracciano”. Fra’ Massimo, con il suo gruppo, è riuscito a trasmettere un messaggio potente: la solidarietà non è solo un valore, ma un impegno che si concretizza in azioni reali. “Non si tratta solo di aprire le porte di una casa, ma di aprire le porte a nuove possibilità, per chi è emarginato o ha bisogno di un’opportunità”. Un impegno sociale che parte dalla parrocchia, ma che vuole arrivare lontano, a chiunque abbia bisogno di essere visto, ascoltato, e aiutato.
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