Prospettive

Inaugurato l’Albero della Vita per una maggiore sensibilizzazione alla sicurezza sul lavoro

In Italia, ogni giorno si contano in media tre vittime sul lavoro. Un dato drammatico che testimonia quanto sia urgente rafforzare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e adottare misure di prevenzione più efficaci. Le morti bianche e gli infortuni non sono solo numeri, ma tragedie umane che colpiscono famiglie e comunità intere, ricordandoci che la dignità del lavoro passa necessariamente attraverso la tutela della vita e della salute.

A fronte di questa realtà, il 12 dicembre, presso il sagrato della Basilica Cattedrale di Sant’Agata a Catania, si è tenuta l’inaugurazione dell’“Albero della Sicurezza”, un’installazione promossa dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC) in collaborazione con ANMIL, INAIL e ACLI. L’iniziativa, che già lo scorso anno aveva riscosso grande attenzione, si pone l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sulla prevenzione e sulla necessità di garantire condizioni lavorative sicure.

L’“Albero della Sicurezza”, realizzato dall’artista Francesco Sbolzani, è composto da caschi protettivi di diversi colori, simbolo delle vite che si possono salvare grazie a misure di prevenzione adeguate. Battezzato “Albero della Vita”, questo progetto vuole rappresentare un segno di speranza, una chiamata collettiva a un lavoro più giusto, sostenibile e sicuro.

A introdurre l’evento, Mons. Barbaro Scionti che ha benedetto l’installazione, sottolineando il valore simbolico di un progetto che richiama l’impegno collettivo per la sicurezza sul lavoro e Padre Alfio Carbonaro, direttore dell’Ufficio Pastorale per i problemi sociali e il lavoro, che ha evidenziato l’importanza della prevenzione e della responsabilità condivisa nel garantire condizioni di lavoro sicure.

La presidente diocesana di Azione Cattolica, Mariangela Signorello, ha sottolineato la necessità di un impegno condiviso per garantire un lavoro sicuro: “Il lavoro sicuro deve diventare una scelta possibile per tutti. L’occasione dell’albero per la sicurezza deve ricordarci che la prevenzione e le misure di tutela sul lavoro sono possibili innanzitutto se la classe dirigente sceglie di operare a riguardo in maniera seria e scrupolosa. Certamente esprimiamo vicinanza e solidarietà per tutte le famiglie che vivono il dramma del lutto e dell’infortunio a causa del lavoro, ma non ci si può limitare solo a questo. Si deve pretendere che ognuno faccia la propria parte perché il lavoro dignitoso e la sicurezza diventino obiettivi raggiungibili per tutti.

Presenti diversi giovani di Azione Cattolica che hanno preso parte alla manifestazione, a testimonianza di un coinvolgimento intergenerazionale su un tema cruciale.

Sono intervenuti anche Carmela Zuccarotto e Giovanni Donato, segretari diocesani del MLAC, i rappresentanti di INAIL e ANMIL che hanno contribuito con le loro testimonianze a sottolineare l’importanza della prevenzione.

L’augurio è che questa iniziativa possa stimolare una riflessione plurale e un impegno più forte, tanto da parte delle istituzioni quanto della società civile, verso un futuro in cui il lavoro non sia mai più sinonimo di pericolo o precarietà.

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