«Quando un ragazzo ricomincia a dire “io” può fare tutto»: la riassume bene Giacomo Poretti – noto attore, meglio conosciuto come membro del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo -, prestando la sua voce ad un bel filmato, l’attività che Piazza dei Mestieri compie da vent’anni tra Torino, Milano e Catania.
Una passione per i ragazzi, per la loro educazione e formazione, che nella zona etnea è portata avanti da diverso tempo grazie alla collaborazione con Archè, locale impresa sociale che nel 2024 ha festeggiato il suo trentesimo anniversario.
Romano (Arché): «Da trent’anni incontriamo questi ragazzi, e li accompagniamo nella costruzione del loro futuro»
«Trent’anni ricchi di gioie, ma anche di alcuni momenti difficili, sempre brillantemente superati», dichiara Emilio Romano, presidente di Archè. «Iniziando dalla formazione ai disoccupati, ci siamo ben presto concentrati anche su giovani, quindi dei corsi di istruzione e formazione professionale. Abbiamo sempre avuto il desiderio di incontrare questi ragazzi – che provengono principalmente dai quartieri difficili della Catania Sud – e tirar fuori tutto il buono e il bello che hanno dentro. Per far questo bisogna guardarli e accompagnarli. C’è chi si iscrive al corso di cucina, di sala, di termoidraulica, meccanica… Implementiamo, per ogni attività, dei percorsi di alternanza scuola lavoro in modo da favorire l’occupazione definitiva di questi ragazzi, facendo in modo che possano costruire il loro futuro già da ora, e non debbano andare via dalla Sicilia».
La partnership con la Piazza dei Mestieri ha permesso la recente riqualificazione di un giardino e di alcuni locali di un immobile situato in Via Emanuele Infantino 17, adiacente al Corso Indipendenza (si tratta della terza sede a Catania). Qui, oltre allo svolgimento dei corsi di cucina e sala, l’obiettivo sarà quello di realizzare un bar e un ristorante, aperti alla città, dove i ragazzi potranno lavorare al termine del loro percorso di studi: «La collaborazione con la Piazza – conclude Romano – ci consente di utilizzare un modello».
Odifreddi (Piazza dei Mestieri): «Scommettiamo fermamente sul futuro dei giovani al Sud, con l’aiuto di vari partner»
«Investire su Catania – spiega Dario Odifreddi, presidente della fondazione Piazza dei Mestieri – significa credere fermamente, come facciamo da anni, che al Sud c’è bisogno di uomini e donne, di soggetti istituzionali, di imprese che sappiano scommettere sul futuro dei giovani. Questo – continua Odifreddi – non sarebbe possibile se non ci fossero stati dei partner (promotori di un welfare che non può più essere solo ed esclusivamente pubblico) ad aiutarci a costruire la sostenibilità del futuro e ad alimentare la speranza nei giovani: Intesa Sanpaolo, fondazione Azimut, Enel Cuore, Cassa Depositi e Prestiti e Banca d’Italia».
Battuello (CdO Sociali): «La prima emergenza è quella educativa. C’è bisogno di proposte concrete come questa»
Anche la Compagnia delle Opere Sociali sostiene fortemente questa missione. Lo spiega bene il vicepresidente Mauro Battuello: «Oggi tutti riconoscono che la prima emergenza è quella educativa. Io ho la fortuna di lavorare tra Torino, Milano e Catania con la Piazza, e capisco ancora di più quanto ci sia bisogno, oggi, di proposte concrete che aiutino i giovani a riscoprire un gusto per lo studio e per il lavoro. È importante garantire loro anche un futuro nel proprio territorio»
Le storie di alcuni ragazzi: «Qui riscopriamo un gusto per lo studio e per il lavoro»
Archè ha già regolarmente assunto due ragazzi che hanno frequentato i corsi e che hanno concluso il loro percorso. Altri, che hanno studiato cucina, bartending e sala, lavorano già in alcuni importanti ristoranti di Catania, come Angelo, 21 anni, che adesso lavora nella sala di un’importante trattoria di Ognina: «Sono arrivato ad Archè che avevo 14 anni. Mi hanno aiutato su tutti i fronti: ciò che non ero lo sono diventato grazie allo studio e al lavoro che ho imparato qui. Sono venuto a conoscenza di questa splendida realtà – continua – grazie a mio cugino che già la frequentava. Ho voluto seguire il suo consiglio, nonostante fossi un po’ una testa calda. Qui dentro ho capito come gira il mondo. L’importanza dello studio e del lavoro».
Racconta la sua esperienza anche Davide, che non frequenta i corsi di Archè ma da qualche anno trova un aiuto allo studio nella “Casa dei Compiti”, uno dei tanti progetti quotidiani proposti dall’impresa sociale: «Frequento il terzo anno di industriale all’Archimede, e sono venuto a conoscenza di questa iniziativa grazie ad un mio professore, che la presentò a tutte le classi quando io mi trovavo al primo anno. All’inizio ho fatto un po’ di fatica ad ambientarmi, ma con il tempo è stato tutto più semplice. Ho visto diversi miglioramenti nei voti a scuola, e soprattutto qui ho imparato a socializzare. Ho conosciuto tanti amici».
L’arcivescovo Renna: «Solidarietà e sussidiarietà vadano di pari passo. Coinvolgete anche le famiglie dei ragazzi»
Anche l’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha tenuto a ribadire l’importanza della missione di Piazza dei Mestieri ed Archè: «Un’impresa sociale è caratterizzata da due valori importanti per i cristiani: la solidarietà e la sussidiarietà, che devono camminare di pari passo. Coinvolgete non solo i ragazzi, ma anche le loro famiglie. Invitatele ad un altro modo, più bello, di guardare il futuro. Agite a partire dalle scuole medie, dove è più facile che i nostri ragazzi si perdano. Accompagnate i ragazzi anche dopo l’ottenimento del titolo e insegnate loro a difendere sempre i loro diritti. Sapendo da dove venite, vi chiedo di lavorare su questo».
(foto di Luca Artino)