Dopo gli ottimi risultati riscossi nella prima edizione, l’Ufficio delle comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Catania ha riproposto il corso di formazione per animatori della comunicazione: “Divulgatori di buone notizie attraverso podcast e video”.

Venti gli iscritti, selezionati tramite la partecipazione ad un bando: da studenti universitari a giovani lavoratori e pensionati, molti dei quali provenienti dall’esperienza precedente. Tutti impegnati, a livello comunicativo, nelle loro comunità parrocchiali, associazioni, gruppi, realtà lavorative.

Il nuovo corso non tradisce gli intenti del precedente: «Un laboratorio che – spiega Giuseppe Di Fazio, direttore del suddetto Ufficio, all’apertura dei “lavori” lo scorso 25 novembre al Seminario arcivescovile di Catania – ha l’obiettivo di formare animatori della comunicazione capaci di utilizzare le nuove tecniche comunicative», in una società in cui un video sui social, in ventiquattro ore, è più visto di quanto non venga letto un quotidiano.

Saranno otto gli incontri, quattro per ciascuno dei due campi di lavoro. E dalle nozioni teoriche si andrà immediatamente al pratico: prevista, infatti, la realizzazione di vari podcast e contenuti video.

A guidare i corsisti nel campo dei podcast Ornella Sgroi: giornalista, critica cinematografica, scrittrice, sceneggiatrice e autrice di podcast come “Cenere. Catania, luglio 2023”. Il racconto delle torride giornate catanesi, caratterizzate da temperature prossime ai 50 gradi e da vari blackout, da parte di chi le ha vissute. Collabora con il “Corriere della Sera”, la trasmissione “Cinematografo” condotta da Gigi Marzullo e alcuni programmi di Tv2000.
Con la Sgroi i corsisti hanno già avuto modo, nella lezione introduttiva, di avvicinarsi al mondo della narrazione audio ed imparare le basi della creazione di un podcast, in modo da acquisire le abilità necessarie per realizzarne.

Per il montaggio video i docenti saranno Nuccio Condorelli – giornalista con una lunga esperienza come tecnico di regia televisiva – e Alessandro Rapisarda – giornalista, vicedirettore dell’Ufficio comunicazioni sociali -: con loro i corsisti seguiranno un percorso didattico che unisce la teoria e la pratica della progettazione di un particolare linguaggio dell’immagine, partendo dal suo significato nell’era del web, per arrivare all’acquisizione di competenze che permettano di raccontare, attraverso immagini, fatti e storie.

Il corso si concluderà a fine gennaio.

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