di don Giuseppe Raciti*

Anche il Giubileo 2025 ha il suo logo. Esso è rappresentato da quattro figure stilizzate, ad indicare l’umanità proveniente dai quattro angoli della terra. Una figura abbracciata all’altra, per richiamare la solidarietà e la fratellanza che devono legare i popoli fra loro. L’apri-fila delle figure è aggrappata alla croce, una croce che finisce ad ancora simbolo della speranza, con le onde sottostanti che fanno pensare al mare agitato della vita. Inoltre, l’immagine mostra come il cammino delle quattro figure non è individuale, ma comunitario, con un dinamismo crescente che tende verso la croce. E anche la croce è “dinamica”, si curva verso le figure come per andare loro incontro. «Quando ho voluto “personificare” la speranza ho avuto subito chiara un’immagine: la croce; la speranza, mi sono detto, è nella croce», ha dichiarato Giacomo Travisani, autore del disegno, in quanto vincitore a suo tempo del concorso internazionale per la realizzazione del logo del Giubileo (dal quotidiano “Avvenire” 28.06.2022).

Il “Logo del Giubileo” può essere utilizzato dalle Diocesi ma non a scopo di lucro. Sono vietati gadget con il logo e comunque per l’utilizzo occorre chiedere autorizzazione e liberatoria al Dicastero per la nuova evangelizzazione.

L’inno del Giubileo

Anche per questo Giubileo della Speranza è stato composto un Inno. Con concorso pubblico internazionale concluso lo scorso 25 marzo è stato assegnato al Maestro Francesco Meneghello, di Mantova che ha musicato il testo scritto da Mons. Pierangelo Sequeri, Teologo e musicologo.

Il sito internet del giubileo

Dal 10 maggio di quest’anno è attivo il sito al link www.iubilaeum2025.va. Il portale è in nove lingue. Nel sito viene offerta anche la possibilità di organizzare il proprio pellegrinaggio all’interno della città, con tre pellegrinaggi proposti:

  1. Il pellegrinaggio delle Sette chiese, come introdotto da San Filippo Neri;
  2. Il pellegrinaggio delle chiese dedicate alle Donne dottori della Chiesa e patrone d’Europa; 
  3. L’Iter Europaeum, cioè le 28 Chiese che si richiamano a 27 Paesi europei, più la chiesa che intende rappresentare l’Unione europea.

Giubileo in Diocesi

Nella Bolla di indizione del Giubileo, papa Francesco chiede alle singole Diocesi, di aprire il Giubileo nelle Cattedrali e/o Concattedrali, il 29 dicembre 2024, nella medesima data in cui lui, Vescovo di Roma, aprirà la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma. Non si tratta di aprire una “porta santa” nelle cattedrali, ma il Giubileo medesimo, come anno santo, anno di Grazia del Signore, affinché ci raggiunga tutti. Esso sarà vissuto attraverso un pellegrinaggio da una chiesa ad alla Chiesa Cattedrale. Il nostro Arcivescovo Luigi Renna, si è premurato di pubblicare, il primo novembre 2024, solennità di tutti i Santi, una Nota Pastorale su come vivere il Giubileo nella nostra Arcidiocesi di Catania, indicando, oltre alla Cattedrale anche gli altri santuari e luoghi santi, in cui sarà possibile ricevere l’indulgenza plenaria, la grazia del Giubileo, durante tutto l’anno santo o solamente per alcune ricorrenze e date stabilite (Cfr. Luigi Renna, Cristo sorgente di Speranza. L’anno santo nella Chiesa di Catania. Nota pastorale sul Giubileo 2025, in www.diocesi.catania.it). Riguardo alla celebrazione del 29 dicembre p.v. ore 17, nella citata Nota Pastorale, l’Arcivescovo scrive: «In quel giorno muoveremo processionalmente dalla Collegiata verso la Cattedrale e celebreremo la liturgia di apertura secondo il rituale, con la Santa Messa. In tutte le chiese dell’Arcidiocesi in quel giorno non ci sarà la celebrazione eucaristica pomeridiana, e tutti i sacerdoti sono tenuti a partecipare con un numero ristretto di rappresentanti di parrocchie, associazioni e movimenti ecclesiali, così come sarà indicato dal Vicario Generale. Quel giorno sarà presente in Cattedrale, per una felice coincidenza, il corpo della Santa martire Lucia, che potremo venerare più adeguatamente non durante la Santa Messa giubilare, ma in altre ore di quello stesso giorno, come pure dalla sera precedente» (L. Renna, Nota Pastorale Giubileo).

Pellegrinaggio diocesano a Roma

Ogni Giubileo prevede il Pellegrinaggio ai luoghi santi delle Basiliche vaticane. Il programma del nostro pellegrinaggio diocesano a Roma, dal 23 al 26 aprile 2025, è già consultabile cliccando su www.diocesi.catania.it. Esso sarà una bella occasione di Chiesa pellegrina nel tempo che cammina insieme; perciò, al pellegrinaggio parteciperà anche il nostro Arcivescovo.

Il segno diocesano del Giubileo della Speranza

Il nostro Arcivescovo desidera offrire un segno visibile della speranza che sia anche segni visibile della nostra conversione come frutto del Giubileo 2025. Si tratta del «progetto senza catene»: la nostra Arcidiocesi nei giubilei diocesani, così come nel pellegrinaggio diocesano a Roma e al santuario mariano di Mompileri, raccoglierà risorse economiche «per l’attivazione di una rete di sostegno e l’avvio ad un lavoro per i nostri carcerati… L’opera sarà portata avanti dalla Caritas Diocesana di Catania e dall’Ufficio diocesano di pastorale carceraria e sarà presentata a tutta l’Arcidiocesi nella prima settimana di Quaresima, nelle parrocchie, rettorie e chiese di istituti religiosi. Solo soccorrendo i nostri fratelli e sorelle che sono nel bisogno, potremo dire di avere vissuto nella verità il Giubileo» (L. Renna, Nota Pastorale Giubileo).

* delegato diocesano per il Giubileo

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