Nel cuore del Museo Diocesano, l’incontro promosso dal Cantiere per Catania ha acceso i riflettori su “Catania 2030”, il Piano Urbanistico Generale che mira a tracciare le basi per trasformare la città in un modello di sostenibilità e innovazione. Le linee guida del progetto, recentemente approvate dalla Giunta comunale, sono state illustrate dal Prof. Paolo La Greca, Vicesindaco con delega all’Urbanistica e docente ordinario di tecnica e pianificazione urbanistica all’Università.

Un intervento approfondito, che ha messo in luce non solo le direttrici del progetto, ma anche l’impegno necessario per una città più sostenibile, accessibile e vivibile entro il 2030. Tra le priorità del Piano figurano interventi per il miglioramento della mobilità, l’ottimizzazione degli spazi pubblici e l’incremento di aree verdi, in linea con gli obiettivi di sostenibilità promossi dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

L’incontro è stato introdotto e moderato dal dott. Claudio Sammartino, già Prefetto di Catania e coordinatore del “Cantiere”, il quale ha sapientemente guidato il dibattito e posto domande mirate al relatore.

Il vice sindaco ha sottolineato come il ruolo di un piano urbanistico non è limitarsi a prevedere un “futuro probabile”, ma piuttosto guidare verso un “futuro possibile”, orientato al cambiamento e alla crescita. La città deve affrontare le sfide di una trasformazione epocale, passando da un approccio centrato sugli edifici a una visione più ampia, che consideri l’interazione tra infrastrutture, mobilità e digitalizzazione.

La Greca ha anche affrontato il tema della gestione delle aree private e delle difficoltà burocratiche, evidenziando che il Piano deve adattarsi alle normative vigenti, pur promuovendo una visione lungimirante. Ha infine posto l’accento sull’importanza del ruolo strategico di Catania nel contesto regionale, immaginando la città come un nodo centrale del Sud-Est siciliano, in grado di competere con i grandi centri nazionali grazie a una pianificazione integrata e funzionale.

Hanno presenziato l’evento don Vincenzo Branchina, Vicario Generale, e Padre Alfio Carbonaro, direttore dell’Ufficio della Pastorale sociale e il lavoro; il Procuratore Generale Carmelo Zuccaro, e alcuni ordinari dell’Università di Catania a testimonianza dell’importanza dell’evento per la comunità accademica e civile.

L’evento si è concluso con uno spazio di confronto tra il pubblico e il relatore, che ha risposto a domande sulle modalità di attuazione del Piano e sulle sue ricadute per i cittadini. “Catania 2030” si pone come una visione ambiziosa, ma necessaria, per una città che guarda con determinazione al futuro. Ma il cammino è appena iniziato.

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