L’Anno Santo si aprirà in diocesi di Catania il prossimo 29 dicembre alle ore 17.00. In quel giorno una processione partirà dalla Collegiata verso la Cattedrale in cui si terrà la liturgia di apertura del giubileo, con la Santa Messa. Quel giorno sarà presente in Cattedrale, per una felice coincidenza, il corpo della Santa martire Lucia. La notizia è contenuta nella Nota pastorale per il Giubileo 2025 dell’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, dal titolo: “Cristo è sorgente di speranza! L’Anno Santo nella Chiesa di Catania”.
“Ci uniamo – scrive mons. Renna nella Nota pastorale – alla gioia di tutta la Chiesa che attende di celebrare il Giubileo 2025 come un dono elargito ai credenti in Cristo e a tutta l’umanità, per un profondo rinnovamento personale, comunitario e sociale”.
“L’Anno Santo – leggiamo nella Lettera pastorale -torna a donarci la certezza che quell’amore di Dio nei nostri confronti non è venuto mai meno e, se noi abbiamo deluso Dio, o qualcuno ci ha deluso con la sua contro testimonianza, Egli non ci deluderà mai!”.
L’arcivescovo Renna ricorda che “Dio ci ‘ha fatto’ speranza perché ci ha fatto a sua immagine! È la sua Paternità che dona speranza sempre, anche nelle situazioni più difficili”. “In quanti occhi dei nostri fratelli e sorelle – prosegue l’arcivescovo – ho visto la rassegnazione! Ho in mente dei volti, soprattutto di chi è stato privato di dignità. Volti deturpati dalla violenza, esistenze giovanissime derubate delle possibilità di realizzarsi, giovani vite dipendenti da ciò che addormenta la mente e il cuore, genitori fatti oggetto di violenza da figli che hanno perso il senso di una vita dignitosa. Ma abbiamo fiducia che anche nella persona più rassegnata c’è un desiderio di speranza, perché Dio ci ha fatti a sua immagine … Vorrei che con il Giubileo dessimo voce a tanti desideri di un futuro migliore della nostra Catania e di tutte le nostre città e paesi”.
Dare segni di speranza nella Chiesa e alla società: un’opera segno per i carcerati
L’Anno Giubilare, nell’Antico Israele, era un anno di “rinnovamento sociale”. Il Papa ha ribadito nella bolla che la comunità cristiana perciò non può essere seconda a nessuno nel sostenere la necessità di un’alleanza sociale per la speranza, che sia inclusiva e non ideologica, e “lavori per un avvenire segnato dal sorriso di tanti bambini e bambine che vengano a riempire le ormai troppe culle vuote in molte parti del mondo» (Spes non confundit, 9)”. E l’arcivescovo aggiunge: “che nessuna donna impedisca alla vita di nascere, a partire da questo anno! Che le giovani coppie siano più generose nell’accoglienza della vita! Che i nostri politici si facciano un punto d’onore nel contribuire a costruire questa “alleanza sociale” per favorire la vita nascente, come anche per dare dignità ai detenuti, agli ammalati, ai giovani, ai ragazzi che disertano la scuola, ai migranti che sono esuli, profughi e rifugiati”.
L’Arcidiocesi di Catania – leggiamo nella nota pastorale – “nei giubilei diocesani e nel pellegrinaggio comunitario a Roma e al santuario di Mompileri, raccoglierà risorse economiche per il progetto “Senza catene …”, per l’attivazione di una rete di sostegno e l’avvio ad un lavoro per i nostri carcerati, da realizzare come opera segno del Giubileo 2025”. L’opera sarà portata avanti dalla Caritas Diocesana di Catania e dall’Ufficio diocesano di pastorale carceraria e sarà presentata a tutta l’Arcidiocesi nella prima settimana di Quaresima, nelle parrocchie, rettorie e chiese di istituti religiosi.
Uno dei segni più eloquenti del Giubileo è il pellegrinaggio a Roma, nelle quattro Basiliche maggiori e nelle “Sette Chiese”, in Terra santa, nelle Basiliche papali minori di Assisi, Loreto, Pompei, Sant’Antonio a Padova. “La nostra Arcidiocesi – precisa la Nota pastorale – è ricca di Santuari e Basiliche minori, non ultimo il Santuario di San Michele Arcangelo ai Minoriti in via Etnea a Catania, recentemente eretto. Alcuni di questi luoghi, maggiormente frequentati in tutto l’anno, sono dichiarati chiese giubilari per tutta la durata del Giubileo, mentre altri solo nel periodo in cui sono maggiormente frequentate per la festa del titolare.
Le chiese giubilari nella diocesi di Catania
Ecco le chiese giubilari nella diocesi di Catania e i luoghi per la concessione delle indulgenze: Basilica Cattedrale Sant’Agata Vergine e Martire, Catania; Santuario “Madonna della Sciara” a Mompileri – Mascalucia; Santuario Maria SS. Addolorata dei Padri Passionisti a Mascalucia; Basilica Santa Maria dell’elemosina (Chiesa Madre – Collegiata) a Biancavilla; Santuario Santi Martiri Alfio Filadelfo e Cirino a Trecastagni; Santuario Santa Maria della Consolazione a Paternò; Santuario Maria Santissima Annunziata a Bronte; Santuario Maria Santissima Ausiliatrice ad Adrano.
Nei giorni delle ricorrenze, saranno considerate chiese giubilari: Basilica Maria Santissima Annunziata, al Carmine, Catania (1 – 16 luglio); Santa Maria dell’Aiuto, Catania (10 dicembre, Madonna di Loreto, 1° giugno); Santa Maria in Ognina, (Catania 4 – 14 settembre); Santa Rita in Sant’Agostino, Catania 21 – 22 maggio; Cuore Immacolato di Maria Regina della Pace alla Roccia a Belpasso (11 maggio, 22 agosto,Festa del Sacro Cuore 27 giugno, Cuore Immacolato di Maria 28 giugno; Maria Santissima della Ravanusa, San Giovanni La punta (1 – 15 agosto
“L’abbondanza di grazia del Giubileo – conclude l’Arcivescovo – può cambiare la nostra vita, può dare un nuovo volto alla Chiesa, può essere lievito di giustizia e di pace per la società”.