Unico evento in Sicilia, in occasione delle celebrazioni per il quinto centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594). Sabato 12 e domenica 13 ottobre, la Basilica Cattedrale “Sant’Agata V. M.” di Catania ha ospitato la Cappella Musicale del Duomo di Milano, diretta da don Massimo Palombella.

La più antica istituzione culturale milanese, attiva ininterrottamente dal 1402 ad oggi, e tra le più antiche al mondo, è stata a Catania per due circostanze: dare risalto ai 500 anni dalla nascita del princeps musicæ e rendere omaggio al maestro catanese Pietro Platania (Catania, 5 aprile 1828 – Napoli, 29 aprile 1907), il quale fu uno degli illustri maestri direttori della Cappella Musicale del Duomo di Milano (1881-1883).

Il programma delle giornate organizzate dalla Sezione Musica Sacra dell’Ufficio Liturgico diocesano in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano ha visto due momenti in Cattedrale molto partecipati e apprezzati.

Il primo, sabato sera il concerto “Psallite Deo sapienter. L’Anno Liturgico nel Canto Gregoriano e nella polifonia di Giovanni Pierluigi da Palestrina”. Per l’occasione la Cappella Musicale del Duomo di Milano, alla presenza dell’Arcivescovo Monsignor Luigi Renna, ha proposto una meditazione in canto sui tempi liturgici dell’Avvento, del Natale, della Quaresima e della Pasqua, alternando il Canto Gregoriano alla polifonia di Palestrina: in modo particolare, sono stati degni di nota il Miserere e il Popule Meus, il Magnificat tratto dai Magnificat octotonum e mottetti scelti dal Primo e Secondo Libro dei Mottetti a quattro voci, Dies sanctificatus, Super flumina, Adoramus te Christe e Sicut Cervus.

Una esperienza unica nella Cattedrale di Catania

In un continuo cammino di ricerca – spiega il maestro direttore, don Massimo Palombella – circa la pertinenza estetica della musica rinascimentale, tutte le esecuzioni si basano di nuove edizioni critiche, alla luce della fonte più antica disponibile, e prevedono la realizzazione dei Colores minores, delle note mutate e della prassi delle diminuzioni che, sottese dalla grafia rinascimentale, nel XVI secolo, erano affidate all’abilità dei cantori. I presenti in Cattedrale – tra cui l’arcivescovo emerito, numerosi docenti e musicisti professionisti, realtà corali locali – sono stati letteralmente rapiti in un religioso silenzio dalla preziosità dei testi, dalla bellezza della musica e dall’altissima qualità esecutiva della Cappella Musicale del Duomo di Milano, elementi che intrecciandosi con la straordinaria monumentalità della Cattedrale catanese ha offerto a tutti un’esperienza unica. Al termine, mons. Renna ha espresso sentimenti di gratitudine perché la cultura e l’arte sono strumenti imprescindibili per l’evangelizzazione.

In Piazza cantori da ogni parte della Sicilia

Domenica mattina invece dalle ore 10.00 piazza Duomo è stata gremita da cantori provenienti da ogni parte della Sicilia per il raduno annuale dell’Associazione Regionale Cori Siciliani (ARS CORI) organizzato quest’anno a Catania con il patrocinio e la collaborazione dell’Arcidiocesi. Alle ore 11.00 l’Arcivescovo Renna ha presieduto la Celebrazione Eucaristica in Cattedrale, con la Cappella Musicale del Duomo di Milano, le Corali della diocesi e ARS CORI. E’ stata una Celebrazione esemplare: con Giuseppe Pagliaro all’organo, un popolo di cantori ha riempito la grande navata della Cattedrale, sostenendo il canto poderoso dell’assemblea e avendo l’onore di alternare la Cappella Musicale del Duomo di Milano che ha curato la polifonia. Una liturgia che ha valorizzato il canto di tutti, affinché ciascuno potesse immergersi efficacemente nel mistero di salvezza

celebrato. Mons. Renna, infatti, durante l’omelia ha ricordato la centralità del mistero eucaristico per un coro e, citando una mirabile lezione di papa Benedetto XVI sulla musica sacra, ha richiamato ciò che è centrale per la musica a servizio del culto cristiano, il Logos, il Verbo di Dio. La Parola fatta carne – continua l’Arcivescovo – è il criterio della musica liturgica, in quanto capace di nutrire la fede, di proclamare che “Gesù è il Signore”, di aprire gli orizzonti ed entrare in una liturgia cosmica, resi partecipi della liturgia celeste.

Domenica pomeriggio invece i cori siciliani hanno eseguito dei brani in alcune delle più belle chiese del centro storico di Catania, concludendo poi la manifestazione a cori riuniti in piazza Dante.

Le due giornate hanno segnato l’inizio del progetto formativo “Musica per la pastorale liturgica” 2024-2025, organizzato dall’Ufficio Liturgico Diocesano – Sezione Musica Sacra, con lo speciale patrocinio del Pontificio Istituto di Musica Sacra, del Pontificio Istituto Liturgico “Sant’Anselmo” e dell’Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano, progetto che durante l’anno vedrà impegnate le realtà corali e musicali del territorio con un calendario importante di incontri.

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