Pubblichiamo l’articolo del dirigente scolastico dell’istituto omnicomprensivo “Musco” di Zia Lisa-Librino, prof. Mauro Mangano, che reagisce all’appello rivolto a presidi e docenti per l’inizio dell’anno scolastico dell’arcivescovo Luigi Renna. In precedenza abbiamo pubblicato gli interventi della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “E. De Amicis” di Tremestieri Etneo, prof. Tiziana Palmieri, e dei docenti Mariagrazia Colianni, Teresa Scacciante e Marco Sciacca.
di Mauro Mangano
Dirigente scolastico dell’I. C. “Musco” a Zia Lisa-Librino
L’inizio di un nuovo anno scolastico è sempre un momento carico di sentimenti forti e contrastanti. Mi emoziona leggere negli occhi degli alunni, di tutte le età, curiosità, desideri, attese, a volte timori, ma raramente vedo indifferenza. Pur in un contesto, spesso, di difficoltà sociale ed economico, di incertezze per il futuro di questi giovani, noi percepiamo con chiarezza che la scuola è per gli alunni e per le loro famiglie un valore. Noi sentiamo attenzione, da parte loro, e i docenti, i collaboratori scolastici, il personale tutto, risponde a questa attenzione con una responsabilità che non di rado supera il semplice impegno professionale.
Questo ci carica di responsabilità, e ci dà la forza di affrontare i tanti problemi che si ripresentano di anno in anno. Continuiamo ad avere una situazione molto difficile sul piano delle strutture scolastiche. La cronica mancanza di una manutenzione adeguata porta al loro deterioramento, e all’impossibilità di avere spazi adeguati, per sicurezza e qualità, al lavoro che vorremmo svolgere. D’altra parte continua ad essere troppa la precarietà del personale, ed il disagio più grande è caricato sulle spalle degli alunni con disabilità cui non riusciamo a garantire una reale continuità educativa.
Sono stato felice di leggere, nella lettera dell’Arcivescovo Renna, il richiamo alla crescita globale dei nostri alunni, perché la formazione di persone e cittadini, liberi e responsabili, è esattamente il nostro obiettivo prioritario, così come siamo convinti che si debba avere il coraggio di puntare alla dimensione culturale e spirituale senza la quale nessuna “crescita” avrebbe senso. Nella nostra scuola, collocata in una zona ben nota di Catania, tra Zia Lisa e Librino, gli alunni del liceo studiano arte, musica, danza, e ci hanno dato negli anni la prova che nella cultura e nell’arte hanno trovato strumenti di riscatto e di promozione.
Foto di Condorelli