di Angelo Longo, seminarista di IV anno
Andreas Kipanda, seminarista di III anno
Beroti Kauno, seminarista di III anno
Dickson Nyaga, seminarista di IV anno
Innocent Lusakamila, seminarista di IV anno
Si è concluso lunedì 19 agosto il campeggio estivo organizzato dalla Caritas Vicariale Paternò-Ragalna, che ha visto il coinvolgimento di tre gruppi seguiti dai volontari durante tutto l’anno: anziani, disabili e minori a rischio. Ciascun gruppo ha avuto la possibilità di vivere una settimana all’insegna della gioia e della spensieratezza.
Noi, che vi scriviamo, siamo seminaristi del Seminario Interdiocesano “Regina Apostolorum” e desideriamo portare la nostra testimonianza riguardo al campeggio organizzato per i minori, comunemente chiamato colonia, che si è svolto dall’11 al 19 agosto.
Quest’anno, una ventina di giovani volontari, affiancati da una decina di adulti, ha offerto il proprio servizio non solo nelle attività ludiche e catechetiche dedicate ai bambini, ma anche in compiti altrettanto importanti come la cucina e la lavanderia.
Entrare nella vita di questi bambini e trasmettere valori sani come l’altruismo, la condivisione e la corresponsabilità è una sfida difficile, soprattutto considerando che molti di loro non ricevono durante l’anno alcuna educazione ai valori civili, ma sono spesso esposti a esempi che esaltano la mentalità mafiosa e la vita criminale. Spesso non ricevono nemmeno l’affetto che meriterebbero dalle loro famiglie e non conoscono gesti di amore o condivisione. La sfida per i volontari della Caritas è proprio quella di educare ai valori civili in modo cristiano, insegnando a risolvere le contese non con l’ira e la vendetta, ma con un forte senso di giustizia e corresponsabilità.
Ogni giorno, i volontari imparano a diventare educatori, mettendosi alla prova con strategie sempre nuove per convincere i bambini che il linguaggio della violenza e dell’odio non porta a nulla. Si sforzano di lasciare un piccolo seme di bontà, nella speranza che il Signore possa farlo germogliare nei loro cuori.
Naturalmente, non mancano momenti di dolcezza e di sorpresa, poiché i bambini riescono sempre a stupire, specialmente quando imitano l’amore che ricevono. E così, l’animatore ama ugualmente, pur sapendo che il bambino potrebbe tradire la fiducia che gli è stata data.
Il tema trattato durante il campeggio è stato “La Vocazione”, ovvero il progetto di vita che, pensato per ciascuno di noi, può portarci alla santità e che, attraverso le capacità personali donate da Dio, è possibile riconoscere e accogliere. Questo è stato presentato ai bambini attraverso i personaggi di “Kung Fu Panda” e la storia del protagonista Po, che, da umile panda grasso e flaccido, trova in sé la forza per sconfiggere il temibile Tai Lung.
Anche con i volontari è stato intrapreso un percorso simile, grazie ai momenti di preghiera e catechesi a loro dedicati ogni mattina, prima del risveglio dei bambini, e ogni sera, dopo averli messi a letto. Hanno così scoperto il valore della vocazione cristiana, che non è solo una chiamata a fare, ma una chiamata a essere corpo di Cristo, ovvero Chiesa, e che, partendo da questa vocazione, può diventare missionaria e fruttuosa nella carità. Tutto ciò, insieme alla preziosa presenza del presbitero don Audax Ndalahwa, che ha accompagnato il gruppo in questi giorni, ha dato forza e coraggio al duro lavoro dei nostri volontari.
Il loro impegno non si esaurisce con questa esperienza, ma continua durante tutto l’anno, seguendo i giovani e le loro famiglie, nella speranza di poter offrire una migliore prospettiva di vita proprio grazie a quel piccolo seme piantato nei loro cuori.
Siamo grati a tutto il presbiterio paternese che, sotto il coordinamento del vicario foraneo, don Salvatore Alì, e del delegato per la Caritas Vicariale, don Antonino Pennisi, si impegna da anni a coinvolgere giovani volontari in esperienze di carità, sia attraverso i campeggi, sia nei servizi della mensa o delle docce, offerti tramite la Bisaccia del Pellegrino e il Centro Pippo Iuculano, e in molte altre iniziative.
La carità è il primo mandato per una Chiesa missionaria, chiamata ad annunciare Cristo con la sua presenza accanto ai fratelli bisognosi, e ci insegna il valore del dono di sé.
E tu, cosa aspetti? Cristo ti chiama. Rispondigli!