La presentazione del libro di Salvo De Luca, “Il Fercolo di Maria SS. Annunziata a Pedara e l’opera di Carmelo Sciuto-Patti”, si è tenuta presso la Domus Caritas Giuseppina Faro a Pedara. L’evento ha attirato l’attenzione d molti, grazie alla profonda connessione tra l’arte, la fede e la storia locale.

Un Fercolo Ammirato non solo per la sua bellezza artistica ma anche per il significato che riveste.

Questo manufatto rappresenta un simbolo di unione e fede per la comunità, la processione è un momento di grande partecipazione collettiva, dove la comunità si riunisce per accompagnarlo seguendo la volontà di andare avanti e camminare insieme. Salvo De Luca ha sottolineato l’importanza di ricostruire la storia del fercolo da fonti dirette. Nonostante le poche informazioni disponibili inizialmente, De Luca ha scoperto dettagli cruciali durante il suo lavoro al tribunale ecclesiastico. Ha rinvenuto documenti che hanno svelato il ruolo di figure chiave come Dusmet e il clero, e ha ricostruito le difficoltà logistiche affrontate per trasportare il fercolo su strade non asfaltate e che ha portato a delle modifiche del fercolo stesso. L’obiettivo del libro è promuovere la conoscenza e la comprensione del fercolo, connettendo storia e architettura.

«Bisogna essere solidali con gli altri, a partire dalla processione e nei giorni seguenti» afferma Padre Santino Salamone.

Padre Salomone ha contribuito alla discussione, riflettendo su come uno strumento devozionale possa essere portatore di fede nella comunità. Ha sottolineato l’importanza di cogliere le tre dimensioni della festa: teologica, perché la processione non è altro che un cammino con Cristo e in Cristo. Liturgica, in quanto la festa stessa è espressione diretta della liturgia «è l’uomo che incontra la salvezza». Infine, la dimensione antropologica «parliamo di comunità non di collettività – afferma il parroco – la processione non è una massa informe di individui che si sentono uniti solo in quel momento, la processione è espressione di fede, solidarietà e comunione».

Renna: «Un simbolo di amore e salvezza, che porta la beatitudine della Vergine per le strade di Pedara»

La prefazione del libro, scritta da Luigi Renna, Arcivescovo di Catania, offre una profonda riflessione sul significato del fercolo di Maria SS. Annunziata. Renna paragona il fercolo all’Arca dell’Alleanza, sottolineando come esso rappresenti un segno della presenza di Dio tra il suo popolo «la liturgia ci riporta a un senso più profondo: è una festa del Signore. Racconta di come il verbo si sia fatto carne. Maria rappresenta l’Arca mentre Cristo è l’Alleanza». L’Arcivescovo invita i lettori a contemplare le immagini sacre e a riflettere sul Mistero dell’Incarnazione, evidenziando l’importanza della bellezza e della fede. Renna cita don Tonino Bello, che vede Maria come una compagna di viaggio nelle strade della vita, invitando i fedeli a camminare con lei e a portare gioia e speranza agli altri. La prefazione conclude con un invito a vivere la devozione mariana come un’esperienza di fede e carità, capace di trasformare la vita quotidiana. Il sindaco di Pedara, Alfio Cristaudo, ha ringraziato Renna per il suo contributo alla ricerca, che si sta trasformando in una catechesi per la comunità. «Questo lavoro aiuta a comprendere meglio il legame tra la popolazione e la chiesa, rafforzando la fede e la coesione sociale».

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