Domenica i lettori siciliani di Avvenire troveranno, nel dorso Avvenire Catania, la storia straordinaria di un gemellaggio fra la Tanzania e la diocesi etnea. Padre Salvatore Ricceri, sacerdote diocesano dal 1995 in missione prima a Migoli e poi a Idodi, racconta la sua esperienza in Africa.

La sua esperienza offre uno spaccato su come la fede e l’impegno delle diocesi italiane possano trasformare le realtà locali e su come ancora oggi le missioni siano un importante strumento di evangelizzazione e riscatto sociale per intere popolazioni. «Ho iniziato – racconta al nostro Alessandro Rapisarda padre Ricceri – dal necessario, per dare alla missione ciò di cui tutti abbiamo bisogno: sanità, scuole e fede».

Tra i suoi progetti più importanti c’è proprio la costruzione di una scuola secondaria che oggi accoglie circa 4000 studenti. «Non ho avuto grandi benefattori – racconta ancora padre Ricceri -, ma ho visto come Dio provvede in modo miracoloso. Ogni volta che avevamo bisogno, il Signore trovava una strada per aiutarci. Questo è il vero miracolo della missione: vedere come la fede può spostare le montagne».

Oggi, mentre si avvicina ai 70 anni, don Salvatore continua a lavorare instancabilmente, affrontando le sfide quotidiane. A confermare l’importanza del lavoro di Padre Ricceri sono i frutti del suo operato, come Padre Romanus Gaetano Wissa, viceparroco a Santa Maria di Licodia nella Diocesi di Catania, o i due seminaristi tanzaniani attualmente al Seminario interdiocesano di Catania che sempre su Avvenire Catania raccontano la loro esperienza.

Nel numero di questa settimana di Avvenire Catania, i lettori potranno leggere l’editoriale dell’arcivescovo Luigi Renna sul tema della siccità: Dall’emergenza alla lungimiranza e poi anche un articolo di Mirko Viola sugli sviluppi del lavoro del Cantiere per Catania dopo la Settimana sociale dei cattolici in Italia tenutasi a inizio luglio a Trieste, e ancora una nota aggiornata su tutti gli appuntamenti della prossima festa di sant’Agata d’estate.

Roma, 8 marzo 2016 Lettori del quotidiano Avvenire

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *