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L’Uciim, da 80 anni a servizio della scuola: un convegno a Catania

Il 18 giugno 1944, a pochi giorni dallo sbarco in Normandia, a Roma  per opera del prof. Gesualdo Nosengo, primo docente di Religione laico, a conclusione di un corso di lezioni sulla pedagogia di Gesù Maestro, è stata fondata l’Unione cattolica degli Insegnanti.

La sigla UCIIM – “Ut Christum Imitemur Integre Magistrum” – definisce l’identità dell’Unione Cattolica degli insegnanti e l’impegno di camminare sulle orme di Gesù Maestro, adottando la sua pedagogia di attenzione, di rispetto, di accoglienza e di relazione.

Erano gli anni bui della Seconda guerra mondiale e dell’occupazione nazista ed oggi, ad ottant’anni di distanza riviviamo, anche se in modo diverso, il dramma della guerra in tanti Paesi e l’intenso bisogno di pace.

Dare un’anima all’azione educativa

“Per avere una buona scuola, bisogna darle un’anima. L’anima della scuola è l’educazione” e l’Educazione alla pace costituisce il vero percorso da seguire per rinnovare e vitalizzare la società attraverso la scuola.

E’ compito dell’educatore dare anima e vitalità all’azione educativa , che si sostanzia di relazione , condivisione, ricerca, cooperazione e creatività per conseguire i comuni obiettivi del bene comune, del miglior bene per gli studenti, in vista della loro crescita armonica e integrale come persone e come cittadini

La missione della scuola è orientata allo “sviluppo del senso del vero, del bene e del bello”. Questa triplice azione sollecita come presupposto un atteggiamento di disponibilità alla ricerca dei valori attraverso le discipline, che favoriscono l’esercizio di abilità per l’acquisizione e lo sviluppo di nuove competenze.

L’UCIIM è orientata principalmente alla formazione del personale e alla qualificazione didattica dei docenti, perché con competenza disciplinare e adeguate metodologie svolgano il compito di docenti-educatori e formatori delle giovani generazioni, sempre attenti ai bisogni di tutti e di ciascuno.

La missione “ardua, ma sublime” dell’educare i giovani  ha impegnato intere generazioni di docenti, professionalmente preparati e  orientati alla ricerca del miglior bene degli studenti che a scuola si formano come persone e cittadini .

Nel 1948  muove i primi passi la Sezione di Catania

“Il giorno 13 novembre 1948, il prof. Nosengo, Presidente nazionale dell’UCIIM  incontra a Catania  un gruppo di  professori delle Scuole medie della Città e avvia la nascita  della sezione UCIIM, eleggendo come presidente il prof. Eugenio Termini, docente al Liceo classico “M. Cutelli”.

L’operatività della sezione di Catania viene premiata con l’incarico di organizzare   il 36° convegno nazionale,  che ha avuto luogo al Castello Ursino dall’8 all’11 febbraio 1957 sul tema: “Il problema dell’Educazione dei giovani alle virtù civiche e alla democrazia.

Le conclusioni del convegno di Catania sono indicative di un processo storico che l’UCIIM ha percorso, infatti, come si legge nel discorso conclusivo del presidente Nosengo: “Tali dichiarazioni saranno riordinate da un’apposita commissione che si riunirà a Roma e da esse saranno ricavate le richieste che saranno dirette al Ministero della P.I. al Governo, con nota ai partiti democratici. E’ intendimento del Consiglio generale dell’UCIIM operare in modo che l’insegnamento della Costituzione, sia fattivamente introdotto nella scuola, come nuova materia per i discepoli”.

Quanto allora auspicato è veramente accaduto e quei documenti, sintesi delle relazioni e dei lavori di gruppo, non rimasero semplici “atti del convegno” da archiviare, ma sono state tramutate in atti concreti a vantaggio della scuola italiana.

L’anno successivo, a dieci anni dall’entrata in vigore della Carta Costituzionale, con il DPR 585 del 13 giugno 1958 a firma del Capo dello Stato, Giovanni Gronchi e del Ministro dell’Istruzione, Aldo Moro, si stabilisce che “I programmi d’insegnamento della storia, in vigore negli Istituti e Scuole d’istruzione secondaria e artistica, sono integrati con quelli di Educazione civica”

Nacque così nella scuola italiana l’Educazione Civica inglobata nella cattedra di Italiano, Storia, Geografia, Educazione Civica, pur conservando un valore interdisciplinare e appartenendo a tutti gli insegnamenti e, quindi, potenzialmente trasversale e dovrebbe coinvolgere tutte le discipline.

Il prosieguo della storia lo conosciamo. 

Nel corso del convegno che si svolgerà il 22 giugno al Castello Ursino sul tema “Al centro la persona”,  per celebrare gli ottant’anni dell’UCIIM,  sarà assegnato a 17 docenti  di diverse regioni d’Italia, che si sono distinti nel mettere in azione originali progetti educativi di Cittadinanza attiva, il titolo di “Ambasciatore dell’educazione civica”, quale riconoscimento del lavoro didattico svolto e sprone ad attivare sempre innovativi  progetti, che favoriscano la partecipazione attiva e democratica degli studenti alla vita sociale.

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