di Lorena Papotto e Melania Spedaletti

Oltre 250 studenti delle classi del triennio si sono ritrovati, giovedì 30 maggio, presso l’Aula Magna dell’Istituto “Benedetto Radice” di Bronte, insieme all’Arcivescovo Metropolita di Catania, Mons. Luigi Renna, per dialogare su svariati temi attuali, affrontando tematiche importanti come quella dell’inclusione, dell’aborto, del dialogo; e dibattendo su recenti avvenimenti riguardanti il Papa. L’evento è stato organizzato dagli uffici diocesani di Pastorale Giovanile, Scolastica e IRC con l’obiettivo di aiutare i giovani a trovare delle risposte alle loro infinite domande che vengono molto spesso ignorate, perché proprio come ha detto l’Arcivescovo: «Nel dialogo si cresce insieme».

L’arcivescovo Luigi Renna ha definito l’incontro «una bella occasione per stare insieme, per trovare le parole giuste alla costruzione di una risposta ai tanti interrogativi che ci portiamo dentro». Il Vescovo ha immediatamente conquistato l’attenzione dei ragazzi con il suo modo di comunicare diretto, chiaro e semplice, dal quale è emersa la sua grande passione per i giovani, affermando con coraggio e convinzione le sue opinioni. Dopo queste brevi riflessioni, si è avviato un interessante dialogo tra gli studenti e il Vescovo che ha toccato molti aspetti: etici, religiosi, culturali ed educativi. Nel rispondere ad un ragazzo che chiedeva come mai la Chiesa gode di tanti privilegi, Mons. Renna ha detto: «Vorrei dirvi, cari ragazzi, che la Chiesa aiuta moltissime famiglie in difficoltà, nelle nostre Caritas c’è una fila infinita di gente che chiede aiuto, la Chiesa spesso è l’unico luogo dove chi bussa trova una risposta».

Dopo i numerosi interventi, Mons. Renna ha chiarito agli studenti come sia importante, per rispondere alle grandi domande sul senso della vita, mettere Gesù al centro, farsi incantare dalle sue parole e dalle sue opere. «Anche perché, cari giovani, – ha detto il Vescovo – le risposte ai vostri innumerevoli quesiti non vengono solo dalle materie che studiate e dalla scienza: ci vuole uno sguardo più ampio che solo la fede può dare. È Gesù che dà il senso della vita». L’Arcivescovo ha chiuso l’incontro dando ai ragazzi diversi consigli, nella speranza che essi possano accoglierli e farli loro: «Abbiate un sogno nella vita; un sogno che sia una vignetta con i nomi delle persone che vi accompagneranno. Più persone ci saranno, più sarete felici. Infine abbiate dei modelli da seguire e, se volete cambiare il mondo, ricordatevi che un atto di carità fa il suo effetto ma, soprattutto, innamoratevi della politica.»

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