Prospettive

Le redazioni di Prospettive e Avvenire Catania a Etna Comics 2024

Seconda giornata di EtnaComics 2024 più calda della prima, ma non per questo meno affollata: anzi, nel “corridoio” che costeggia il Centro fieristico delle Ciminiere di Catania, dimenarsi tra gli appassionati del fumetto, del gioco, della cultura pop e del cosplay, non è semplice quanto il primo giorno. Per il weekend ci si prepara già ai livelli successivi. 

Nonostante ci sia ancora attesa per alcuni ospiti, il più atteso di tutti era presente anche durante il giorno uno: Zerocalcare – pseudonimo di Michele Rech – autore di numerose storie a fumetti e due serie Netflix di successo, è anche ideatore e illustratore del manifesto di questa edizione, che mostra Luigi Pirandello insieme a tante maschere (caratteristica principale della sua filosofia artistica), raffiguranti diversi personaggi amati dei fumetti, manga e anime.
Molti fan in fila per diverse ore, in attesa di veder autografata la propria copia di “Quando muori resta a me” – che narra del rapporto tra Zero e suo padre – o degli altri lavori del disegnatore romano .

Tra le presenze interessanti di questa dodicesima edizione c’è anche l’Istituto nazionale di astrofisica (l’Inaf), oltre all’Infn e i Laboratori nazionali del Sud: nell’Area family, dove si possono trovare i loro stand, il gioco diventa occasione di divulgazione.

Ci sono anche le mostre, come quella sul Signore degli Anelli, con illustrazioni e collezioni di gadget ispirati alla saga cinematografica di Peter Jackson; o un’altra sullo sport degli anni ‘60 raccontato e illustrato nelle pagine del “Corriere dei piccoli”.

L’arcidiocesi di Catania è presente all’EtnaComics da diverse edizioni. Quest’anno lo è con uno stand nell’area Comics, dove oltre alla libreria San Paolo sono presenti le redazioni di Prospettive e Avvenire Catania, sempre pronte a raccontarvi il festival dall’interno, presentarvi le loro pagine, Popotus – inserto settimanale di “Avvenire” rivolto ai piccoli lettori – e le loro iniziative.

Foto di Luca Artino

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