Ecco la seconda puntata del viaggio nell’ex monastero dei Benedettini condotto da un gruppo di studenti del corso di Storia e tecnica del giornalismo del DISUM guidati da un fotografo di lunga esperienza (Nuccio Condorelli). Gli universitari hanno provato a raccontare per immagini la vita nei luoghi in cui studiano. Ne è scaturita una storia che evidenzia luoghi e circostanze apparentemente normali, ma che guardati con sguardo non consueto offrono l’occasione per lo stupore.
Entri al monastero, ti giri intorno e scattano dentro emozioni, sentimenti e passioni. In un attimo ritrovi la vera essenza della vita. Non è più solo studio, non è più solo un voto, non è più una lezione, ma è arte, amicizia, pace; è tutto ciò di cui si ha bisogno.
di Benny Imbraguglia
Se Tu hai voce, urla. Urla chiedendo ciò che ti manca e ciò che manca a chi voce non ha, a chi non ha le tue stesse possibilità fisiche e mentali.
Abbi coraggio di chiedere perché le persone non ti leggono nel pensiero e le cose cambiano solo se agiamo.
di Sophia Filistad
Sono fortunata perché ho la possibilità di studiare e non è una opportunità garantita a tutti. Sono ancora più fortunata perché studio circondata dalla bellezza. Nonostante siano passati tre anni dal mio primo ingresso in questo monastero, questo luogo mi meraviglia ogni giorno e mi trasmette una strana calma, sembra che qui il tempo si arresti.
Le finestre che sbucano sui cortili sono forse la mia parte preferita, mi sembra che annullino i pensieri nella mia testa e quella corsa tra una lezione e l’altra. Mi trasportano fuori, incorniciano il cielo, il chiostro e gli studenti che studiano un po’ ovunque. In questa foto ho provato a cambiare punto di vista, a guardare dall’esterno. Il riflesso corrisponde a quello che si vedrebbe dall’interno, con la finestra aperta. A volte, non importa aprire o chiudere una finestra quanto spalancare il nostro sguardo a tutto il bello che abbiamo intorno.
di Paola Palermo