Si è snodata da Piazza Duomo alla parrocchia del Sacro Cuore ai Cappuccini la processione del Corpus Domini, percorrendo via Vittorio Emanuele e via Plebiscito alta. Con quel cammino al seguito dell’Ostia Santa, l’arcivescovo, i sacerdoti, i consacrati e le consacrate, e le aggregazioni ecclesiali hanno voluto ricordare che – come ha detto monsignor Renna – “Gesù è rimasto con noi fino alla fine dei tempi nel Pane dell’Eucarestia”. “Cristo – ha aggiunto l’arcivescovo nell’omelia in Cattedrale – è il punto di incrocio delle nostre vite. Quando mangiamo la Sua Carne, Egli diventa la vita di tutti, ci assume tutti in sé come un centro nel quale le linee convergono, non restiamo estranei o nemici gli uni degli altri”
Dall’arcivescovo è arrivato un invito ai fedeli: “Noi cristiani – ha detto – siamo chiamati ad essere uomini e donne di comunione, se non vogliamo consumare un ulteriore tradimento: dove troviamo la divisione, l’arroganza e la guerra, che sono opera del divisore che è stato sconfitto sulla Croce, portiamo la comunione, la mitezza del dialogo, la giustizia e la pace”
Non sono mancati, nell’omelia dell’arcivescovo di Catania i riferimenti all’attualità. In Cattedrale, fra l’altro, erano presenti le autorità cittadine, fra cui la prefetta Maria Carmela Librizzi e il sindaco Enrico Trantino. “Qualcuno si stupisce – ha sostenuto monsignor Renna – che i vescovi e la Chiesa si occupino di questioni che riguardano al vita del Paese, le sue povertà, la sua democrazia. Ma oggi, festa di una Repubblica nella quale i cattolici sono stati protagonisti con il martirio nel tempo dei totalitarismi e con il pensiero e la testimonianza nel tempo della sua costruzione, giova ricordare, manifestando grande stima per le istituzioni civili, giudiziarie, militari ed della cultura qui presenti, le parole di papa Benedetto XVI: il mistero dell’Eucaristia ci abilita e ci spinge ad un impegno coraggioso nelle strutture di questo mondo per portarvi quella novità di rapporti che ha nel dono di Dio la sua fonte inesauribile. Il cristiano laico in particolare, formato alla scuola dell’Eucaristia, è chiamato ad assumere direttamente la propria responsabilità politica e sociale”. Monsignor Renna, poi, ha espresso l’auspicio che l’Eucarestia “abbia un popolo che la celebra, la adora, ne testimoni il senso”. Al termine della processione, parlando sul sagrato della parrocchia del Sacro Cuore ai Cappuccini, l’arcivescovo ha lanciato un appello alla città e alla chiesa locale. “Coraggio Catania – ha detto – il signore cammina con te. Ti ascolta e ti indica la via”. “Coraggio Chiesa di Catania – ha concluso –il Signore è con te. Preoccupati di annunciare il Vangelo e di saper pregare, tutto il resto è superfluo”.
La presenza di Sua Eccellenza Monsignor Renna a Catania,arrivato in un momento molto delicato sa di Miracolo.
Da quando l’Arcivescovo si è insediato in Cattedrale nel giro di pochi giorni e dopo qualche funzione religiosa si è notato un cambiamento radicale che dopo qualche anno posso affermare avendo seguito numerose funzioni religiose da cattolico praticante,siamo di fronte a una vera (rivoluzione in positivo).
Non mi dilungo ma dico soltanto Grazie Signore
che hai mandato Questo Santo Uomo a Catania nel momento giusto.
Eravamo vicino al burrone!!!!!