Nella Chiesa di Sant’Orsola si è tenuta la presentazione dell’ultimo libro di don Antonino De Maria, edito da Istina, dal titolo La Trinità. Visioni e linguaggi differenti tra Oriente e Occidente. A presentarlo il prof. JeanPaul Lieggi, ordinario di Teologia Dogmatica presso la Facoltà Teologica Pugliese. Il relatore ha voluto utilizzare la metafora del filone aurifero: si tratta di 4 filoni. Il primo di questi filoni è la teologia apofatica di Dionigi l’Areopagita che è molto importante per la teologia orientale. Don Antonino, difronte allo scacco della ragione prodotta dalla teologia dionisiaca, invita a non chiudersi alle proprie elucubrazioni per essere disposti ad ascoltare l’altro. Il secondo filone è sant’Agostino: dal libro si evince la necessità di studiare l’influenza di Agostino in Oriente e viceversa. Il terzo filone è la disputa di Barlaam con Gregorio Palamas. Quarto filone è la scoperta di alcuni autori ortodossi contemporanei. Ma c’è una questione di stile: fare attenzione a non richiudere la verità solo nei nostri concetti ma riconoscere la verità che esiste nel modo di esprimersi dell’altro. Per evitare questo pericolo occorre riconoscere ciò che è comune e valorizzando ciò che resta diverso. La diversità non è necessariamente contrapposizione di pensieri ma realmente una diversità complementare.
All’intervento del prof. Lieggi si è accompagnato don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI. Don Giuliano ha sottolineato la rilevanza che emerge nel testo di una cultura mediterranea che è una complessità. L’altro aspetto è la pedagogia maieutica che è proposta dal libro.
Alla fine, l’Arcivescovo ha sottolineato l’importanza dell’opera e del bisogno di crescere continuamente nella ricerca e che può avere un buon impatto sulla pastorale.
L’Autore ha ringraziato i relatori parlando dell’umiltà del teologo.
La presentazione è stata moderata in modo eccellente dalla professoressa Manuela Casella che ha sottolineato elementi importanti di ogni intervento permettendo il passaggio da un intervento all’altro con efficacia e professionalità.