di Alessandro Giuffrida
Sabato 25 maggio 2024 alle ore 21:00 presso la Chiesa dei SS. Zaccaria ed Elisabetta di S. G. Galermo avrà luogo per la prima volta in Sicilia con un concerto “elettrico” (cioè nella sua massima forma, a differenza di un concerto acustico – n.d.r.) della band dei Reale. “Cerca i Reale su YouTube o Spotify, ascolta una canzone e poi mi dirai se vuoi venire al concerto” è la frase che senza troppi giri di parole negli ultimi mesi ha fatto innamorare di questo gruppo tanti siciliani che non ne conoscevano l’esistenza.
La risposta alla ricerca sarà ancora più rapida e completa visitando Linktr.ee/realecatania che è il link per avere tutte le informazioni aggiornate in tempo reale, per scaricare la locandina, seguire le pagine Facebook e Instagram, e molto altro!
Una proposta che nasce dal desiderio di cura, accoglienza e coinvolgimento dei giovani della Parrocchia S. Giovanni Battista, sta infatti ricevendo risposte da tutte le province dell’isola grazie al tam-tam dei social che hanno diffuso la notizia in modo inaspettato. È dalla droga, dalla strada, dalla notte, dalla ricerca forsennata di senso e di felicità che nascono i Reale.
Quando due tossicodipendenti, Alessandro Gallo e Francesca Cadorin, impattano nell’abbraccio di Madre Elvira nella Comunità Cenacolo, la rabbia si trasforma in curiosità, l’odio in stima, il giudizio in conoscenza e il bisogno di felicità in cammino di Fede e la loro passione per la musica li porta a scoprire un nuovo modo di fare musica in cui molti giovani si identificano.
La loro non è soltanto musica ma un “modo di pregare” ed al contempo una missione che scandalizza, attrae, infastidisce, accomuna, aiuta, divide, convince, intimorisce e affascina giovani, meno giovani, credenti, sacerdoti ed atei sfatando il mito dello “sfigato cattolico”. Come ci riferisce lo stesso Alessandro Gallo, voce dei Reale insieme a sua moglie Francesca, “il concerto dei Reale è un temporale di emozioni che celebra la fede, la resurrezione e la vita”. Sul palco vengono alternati testimonianze, canzoni, contenuti video e preghiera per cercare di coinvolgere il più possibile il pubblico con l’obiettivo di trasmettere la gioia di credere. Partiti da piccoli palchi in giro per l’Italia, oggi i Reale vivono ormai delle tournée internazionali in collaborazione col Dicastero per l’Evangelizzazione della Santa Sede e, dopo tappe come New York, Londra, Fortaleza, e ben tre spettacoli alla GMG di Lisbona, continuano a viaggiare in giro per il mondo. Nel 2024 si sono già esibiti a Biella, Cesena e Genova e poi si tornerà a New York. Finalmente in Sicilia, sarà la volta di Catania e Marsala per poi proseguire con Napoli, Padova, Civitanova Marche, Ferrara, Fermo e Medjugorje, ma numerosi altri appuntamenti sono già in cantiere.
Il pensiero di Gallo è limpido e concreto: “La nostra non è una crociata per convertire il mondo al cattolicesimo, ma la condivisione di un’esperienza […] La Christian Music è musica: la differenza sta nel fatto che abbiamo un tema diverso che ci sta a cuore, che vogliamo far conoscere e probabilmente, come ha salvato noi, può salvare qualcun altro. Siamo convinti che, come si è trovato lo spazio artistico per temi di innamoramenti continui, di violenza, di ostentazione della ricchezza, di sesso, droga, lotte sociali, politica, diritti e via dicendo, si possa trovare spazio anche per la fede, se la proposta artistica è di pari qualità”. Quello che però questo breve articolo vuole comunicare non sono tanto il luogo, la data, e le informazioni logistiche, bensì la motivazione per cui è importante che abbia luogo un evento del genere.
“In ascolto dello Spirito Santo e dei fratelli per essere chiesa in uscita” è il titolo della prima lettera pastorale con cui il nostro Arcivescovo Mons. Luigi Renna si rivolse ai presbiteri, ai
consacrati e consacrate e agli operatori pastorali della nostra Chiesa di Catania in occasione del cammino sinodale 2022-2023.
Quando infatti si parla di Chiesa in uscita serve essere testimoni credibili e che ci sia anche la voglia di non adagiarsi ma di scommettersi in iniziative fuori dagli schemi della propria comfort zone. Ma serve anche lo “Spirito” (quello con la S maiuscola) perché mancando Lui resterebbe solo la propria fragile volontà, incapace di generare frutti laddove tutto sembra irrimediabilmente desertico. Uno Spirito che non lasci limiti alla creatività con cui la fede può manifestarsi, per ascoltare di cosa i fratelli hanno bisogno.
Dunque quella che vedremo al concerto sarà una Chiesa in uscita, per parlare la lingua dei giovani in modo coinvolgente, anzi travolgente, consapevole di cosa significhi passare dalle tenebre alla Luce.
Il Parroco di S. G. Galermo, P. Giuseppe Catalfo ha di fatto cercato un modo per mettere in pratica gli insegnamenti di Papa Francesco che al n.260 di Amoris Laetitia invita caldamente tutti ed in particolar modo la famiglia a non “rinunciare ad essere luogo di sostegno, di accompagnamento, di guida, anche se deve reinventare i suoi metodi e trovare nuove risorse” interrogandosi e prospettando a cosa si vogliano esporre i propri figli. E lo stesso Francesco continua dicendo al genitore che “A tale scopo non deve evitare di domandarsi chi sono quelli che si occupano di dare loro divertimento e intrattenimento, quelli che entrano nelle loro abitazioni attraverso gli schermi, quelli a cui li affidano per guidarli nel loro tempo libero” perché oltre alle “sane possibilità che creiamo […] c’è sempre bisogno di vigilanza.
L’abbandono non fa mai bene. I genitori devono orientare e preparare i bambini e gli adolescenti affinché sappiano affrontare situazioni in cui ci possano essere, per esempio, rischi di aggressioni, di abuso o di tossicodipendenza”.
Questo stralcio di Amoris Laetitia racchiude perfettamente la risposta al titolo di questo articolo: questo concerto è solo una delle possibili proposte che la Chiesa per i propri figli, e parimenti le famiglie per i propri figli, hanno il dovere di mettere in campo in ordine allo specifico bisogno di vigilare. Sta a noi scorgere in esso un’opportunità da cogliere e a nostra volta promuovere.
E’ questo che anima le tante famiglie della nostra Diocesi che si stanno prodigando nell’organizzazione e nella divulgazione di questo evento che porta i segni della tossicodipendenza ma soprattutto i frutti della risurrezione.
Purtroppo i posti ancora disponibili rischiano di esaurirsi a breve, quindi chi vorrà partecipare è bene che prenda contatti tramite sito, rivolgendosi in parrocchia a S. G. Galermo o chiamando al 349-1808067 per prenotare i biglietti, ma senza dimenticare di informarsi su tutti i vantaggi riservati a famiglie, giovani e gruppi!