di Gaetano Randis
Bagno di folla per “A braccia Aperte”, la giornata organizzata dall’azione Cattolica Italiana con la partecipazione di Papa Francesco. Erano più di ottantamila le persone presenti e provenienti da tutta Italia che hanno voluto essere presenti qui oggi per essere “Testimoni di tutte le cose da Lui compiute”.
Una giornata all’insegna della preghiera e del divertimento che i conduttori Massimiliano Ossini e Antonella Ventre, in diretta nazionale, hanno aperto con l’esibizione dei Rulli Trulli, una band proveniente dalla provincia di Modena che si è esibita con un brano realizzato interamente con materiali di riciclo.
“Per noi è una grande gioia abbracciare il Santo Padre e ringraziarlo per la fiducia che ogni giorno ci dona”, dichiara il presidente nazionale Giuseppe Notarstefano.
Prima dell’arrivo del Papa sono stati tanti i momenti per sottolineare l’importanza della giornata della Liberazione e, in particolare con la partecipazione dell’artista Neri Marcorè che, con una straordinaria interpretazione de La guerra di Piero di Fabrizio De Andre’, ha ricordato come “la partecipazione sia il contenuto più ricco che il mondo cattolico abbia dato alla resistenza”.
L’arrivo dell’ospite più atteso è stato accolto con un’emozionante e caloroso applauso. Papa Francesco nel suo brevissimo intervento ha voluto ringraziare l’Azione Cattolica per l’attività svolta in questi anni: “grazie per questo abbraccio che vuole allargarsi specialmente a chi soffre”.
“Dio ci abbraccia, ci ama e non smette mai di stringerci specialmente quando ritorniamo a credere in lui dopo esserci smarriti”. Per il Pontefice, “bisogna anche coltivare la cultura dell’abbraccio cosicché possa crescere nella chiesa e nella società rinnovando i processi di riconciliazione e di corresponsabilità costruendo legami per un futuro di pace”.
Il progetto di un futuro di pace non può che passare dalla cruda consapevolezza delle guerre che oggi imperversano in tutto il mondo: “Quando l’abbraccio si trasforma in un pugno è molto pericoloso. All’origine di ogni guerra c’è sempre un abbraccio mancato e tutto ciò è sotto ai nostri occhi”.
Prima di concludere con il consueto giro di saluti, Francesco ha voluto rivolgersi a tutti i delegati della diciottesima assemblea nazionale che si svolgerà a Sacrofano per eleggere il nuovo consiglio e il nuovo presidente nazionale che, augura il Papa, “dovrà essere visto non come formalità ma come momento di fraternità e comunità”.
La mattinata è poi proseguita con la testimonianza di alcuni membri della Diocesi di Bologna che hanno portato in piazza e in diretta nazionale il loro impegno a favore di alcuni bambini e famiglie ucraine al fine di un loro inserimento nel contesto sociale dopo la fuga dalla guerra.
Occorre segnalare come anche altre realtà cittadine in tutta Italia hanno portato avanti questa iniziativa: tra queste c’è il comune di Regalbuto, in provincia di Enna. In questo piccolo comune siciliano, l’Azione Cattolica interparrocchiale, con i parroci Don Alessandro Magno e don Roberto Franco Coppa – a partire dal mese di maggio 2022 – ha avviato il progetto intitolato “Famiglie x Famiglie”.
Il progetto ha visto il finanziamento da parte della banca BCC La Riscossa che ha messo a disposizione un’abitazione ricevuta in donazione testamentaria dal socio Domenico Tripi.
Da quasi due anni i soci di Azione Cattolica si occupano dell’inserimento nel tessuto sociale di 4 famiglie provenienti da diverse città ucraine, con lo scopo di creare per loro un futuro radioso, migliore e soprattutto lontano dalle guerre e dalle sofferenze perché la Chiesa deve essere Famiglia di Famiglie.
La conclusione di questo caloroso evento è stata affidata al cantante Giovanni Caccamo che ha emozionato la folla con un toccante monologo sulla cura del creato e, interpretando il brano La Cura di Franco Battiato, ci invita a prenderci cura l’uno dell’altro.
La meravigliosa Piazza San Pietro, dopo una giornata ricca di emozioni, comincia a svuotarsi e sicuramente ogni socio di Azione Cattolica ritornerà nella propria Diocesi e nella propria comunità parrocchiale carico e fiducioso di quanto sottolineato dal Santo Padre. Condividere e far crescere la cultura dell’ABBRACCIO, l’obiettivo da mettere in valigia.