“I giovani che si mettono in gioco, mi dicono che hanno fatto un’esperienza di Gesù vivo che agisce in loro, nonostante le loro inevitabili fragilità, timidezze, paure”. Queste le parole di padre Matteo Minissale che raccontano l’esperienza di evangelizzazione di strada che si è svolta lo scorso 16 marzo all’interno ed all’esterno della Chiesa di San Michele ai Minoriti di Catania.
L’evento è stato promosso dall’Ufficio per la Pastorale dei giovani di Catania, in collaborazione con l’Arcidiocesi e ha visto la partecipazione di molti volontari provenienti da diverse realtà della diocesi.
L’evangelizzazione di strada è un’esperienza che mira a condurre le persone dalla vita quotidiana, in questo caso da una passeggiata in via Etnea il sabato sera, a un incontro diretto con Gesù Risorto, attraverso il vivace testimoniare della fede di altri credenti che si preparano e si impegnano attivamente per comunicarla.
Il cuore di questa esperienza è l’incontro con l’Eucaristia, esposta all’interno della Chiesa ai Minoriti appositamente preparata. Non si tratta di una semplice veglia di adorazione, ma della creazione di uno spazio aperto e pronto per l’evangelizzazione.
Per facilitare questo percorso di incontro e di esperienza l’equipe dell’organizzazione ha assegnato diversi ruoli. Erano infatti presenti gli evangelizzatori in strada il cui obiettivo era quello di invitare le persone ad avvicinarsi alla chiesa aperta e ad incontrare Gesù, porgendo loro un lumino da offrire all’altare.
All’ingresso della chiesa poi dei volontari si occupavano dell’accoglienza e quindi della distribuzione di carta e penne che servivano a creare la propria preghiera personale. Infatti, accanto all’altare era possibile deporre in uno scatolo la propria preghiera così “ascoltata” da Gesù e prendere da un’altra scatola una Parola che potesse parlare al cuore di ciascuno.
Altri animatori si occupavano dell’Adorazione che si è svolta dalle 20:30 fino alla mezzanotte attraverso canti, musica e proclamazioni della Parola.
“È stato per me bello vedere quante persone entravano in chiesa” – ci dice Lucia, una giovane volontaria – Quando stavo in strada a parlare con la gente ho trovato persone accoglienti e disposte all’ascolto, aperte e curiose. Anche semplicemente entrare in chiesa e fermarsi un po’ è importante per approcciarsi ad un primo incontro con il Signore. Credo che un’esperienza del genere sia necessaria a Catania, le persone hanno bisogno di fermarsi, riflettere ed essere ascoltate”.
In questo modo, l’evangelizzazione di strada offre un’opportunità unica a coloro che, là dove si trovano, possono essere raggiunti dall’annuncio dell’Amore di Dio attraverso la testimonianza di chi ha già vissuto questo incontro e ed esprime il forte desiderio di condividerlo.