di Francesca Novelli
“Miglioramento dell’accessibilità fisica e culturale al patrimonio barocco catanese. Abbattimento delle barriere architettoniche e valorizzazione multimediale”. Così l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, sintetizza le novità del Museo diocesano di Catania, dopo la riapertura a conclusione degli interventi di restauro.
Il rinnovo degli spazi museali è stato effettuato soprattutto per garantire l’accesso a portatori di disabilità motorie e anziani a tutte le aree del Museo, compreso il terrazzo sul tetto, grazie al prolungamento dell’ascensore e alla realizzazione di rampe di collegamento. La vera chicca di questo intervento è l’aver introdotto un supporto multimediale alla cultura. Questo non servirà solo per aprirsi a nuovi target, ma sarà un ulteriore aiuto per accedere al diritto della conoscenza.
Proviamo a vivere l’esperienza dei visitatori. Una volta arrivati all’ultimo piano possiamo godere di una visuale sull’assetto urbanistico di Catania, e su parte del suo patrimonio Barocco, da molteplici punti di vista. Un’applicazione ci guida per individuare in quali punti si trovano alcune delle chiese della città. Ma non è finita qui. Sono disponibili ricostruzioni in 3d dei monumenti, video esplicativi per ognuno di essi e abbiamo la possibilità di addentrarci nelle chiese facendo delle vere e proprie visite virtuali.
Il progetto è stato presentato nel 2018 in un bando del Po Fesr 2014-2020 azione 6.7.1 della Regione Siciliana che porta il titolo “Miglioramento dell’accessibilità fisica e culturale al patrimonio barocco catanese: abbattimento delle barriere architettoniche e valorizzazione multimediale delle terrazze del Museo diocesano di Catania”. Tutti i progetti propedeutici ai finanziamenti sono stati predisposti dalla Soprintendente dei Beni Culturali e Ambientali di Catania, Irene Donatella Aprile. Durante la conferenza stampa di riapertura del Museo, oltre a Monsignor Renna, è intervenuta il Prefetto di Catania, Carmela Librizzi.
La fase di realizzazione dei lavori ha avuto inizio nell’aprile 2023 ed è stata completata a fine novembre. I lavori edilizi e impiantistici, diretti dall’Arch. Antonio Carcione, sono stati eseguiti dall’Impresa Roma Srl, con l’alta sorveglianza del geom. Concetto Stagnitti della Soprintendenza. Lo sviluppo dell’applicazione multimediale è stato curato dalla società TheoremaSrl. La procedura amministrativa è stata gestita dal Rup Ing. Antonio Casella che ha affiancato Don Carmelo Signorello e la Dott.ssa Grazia Spampinato dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi nella realizzazione del progetto.