di Sarah Donzuso
Tantissimo entusiasmo e tanta voglia di ascoltare nonché di essere parte attiva di un percorso che può portare al cambiamento e alla rinascita, soprattutto in tema di pace e giustizia.
Protagonisti le studentesse e gli studenti di diverse scuole della provincia di Catania che sono state coinvolte, grazie all’interessamento dei docenti di religione, e di arte, in un progetto che si concluderà il 5 aprile in occasione della Giornata della Giustizia, della Pace e della Cura della Casa Comune. Promotrice la Parrocchia Santa Maria della Pace di Tremestieri Etneo (CT), nell’ambito delle manifestazioni culturali e sociali promosse durante i festeggiamenti della patrona. Con la parrocchia e le scuole anche diverse associazioni di volontariato e professionisti della comunicazione.
“Spesso – dice il parroco, don Gaetano Sciuto – la vita, le attività e la comunicazione di ogni essere umano sono sempre più determinate da una miriade di flussi che hanno origini e traiettorie estremamente complesse e intrecciate. Per questo, l’educazione alla pace oggi non può che essere ‘glocale’, ovvero capace di riconoscere e far dialogare tutte le cittadinanze nel segno dell’armonia, dell’inclusione e dell’interazione”.
Le scuole coinvolte sono il liceo Emilio Greco, il Ferraris, il liceo Majorana e il De Nicola, il Circolo Didattico Teresa di Calcutta, Istituto Comprensivo De Amicis di Tremestieri: alunni che si sono incontrati per la prima volta presso l’Auditorium del Polivalente di San Giovanni La Punta, in un confronto corale, per evidenziare cosa già hanno fatto e cosa si aspettano nei mesi a seguire.
Le varie classi che aderiscono al progetto già da qualche settimana, infatti, si confrontano per capire la realtà, le relazioni tra il tutto e le parti, la complessità e i suoi elementi, il locale e il globale, la città e il mondo. E lo stanno facendo partendo dall’arte e dal celebre quadro di Picasso “Guernica” le cui impressioni sono state messe a confronto proprio durante l’ incontro in cui sono emersi diversi spunti di riflessione legati soprattutto a come si può crescere in questo nuovo mondo in continua evoluzione, come si può collaborare con gli altri mettendo da parte l’egoismo evitando diseguaglianze e affrontando le sfide che il quotidiano ci riserva.
Emozioni che sono venute fuori attraverso canzoni, balli, opere d’arte, poesie. Tutte espressioni che sono state denuncia e speranza.
Soprattutto per gli adulti, di essere capaci di insegnare ai giovani il dialogo, il confronto e il rispetto. Giovani che, a loro volta, saranno ‘ambasciatori’ sul territorio e con studenti più piccoli per portare messaggi di speranza e condividere le loro emozioni durante il percorso.
“Vogliamo realizzare — aggiunge don Gaetano Sciuto – ad aprile una festa conclusiva in occasione della Giornata della Giustizia, della Pace e della Cura della Casa Comune con marcia di tutti gli studenti partecipanti al progetto, rappresentazione teatrale Terra Madre a cura degli alunni delle scuole medie, uno spettacolo di musica e danza, coinvolgimento della cittadinanza, di enti e delle associazioni che hanno formato i ragazzi e quelle del territorio. Ci tengo a sottolineare – conclude don Gaetano – che la nostra parrocchia ha collaborazioni con tutte le associazioni che operano sul territorio, a testimonianza che fare squadra è fondamentale per il bene di una comunità”.