All’interno in una affollata Cattedrale di Catania, si è tenuta ieri la Veglia dell’Educatore, un incontro di grande significato guidato dall’Arcivescovo della città, monsignor Luigi Renna. L’evento, rivolto principalmente agli insegnanti di religione, formatori ed educatori della Diocesi, ha posto al centro delle riflessioni la figura ispiratrice di Don Pino Puglisi, il coraggioso sacerdote che ha dedicato la sua vita all’annuncio del Vangelo nel quartiere popolare di Brancaccio a Palermo.
Monsignor Renna ha aperto la cerimonia sottolineando l’importanza di preservare viva la memoria di Don Pino Puglisi e il suo incessante impegno per la legalità, la giustizia sociale e il progresso morale della comunità.
«Don Pino è stato una luminosa guida per tutti noi – ha affermato con fervore monsignor Renna – La sua vita e il suo sacrificio ci ricordano che dobbiamo perseverare nella costruzione di un mondo migliore, senza cedere di un passo di fronte alla criminalità. Possiamo farlo, guidati non solo dalla parola del Signore e dalla forza dello Spirito, ma anche prendendo esempio da una santità che affonda le sue radici nell’Amore di Dio e accompagna ciascuno di noi. Insegnanti di religione ed educatori, è vostra responsabilità lavorare instancabilmente affinché nessun giovane si perda per la strada».
L’arcivescovo ha voluto esprimere il suo riconoscimento ai direttori degli uffici diocesani coinvolti nell’iniziativa: l’Ufficio Pastorale Scolastica, guidato dal professore Marco Pappalardo, l’Ufficio Insegnanti di Religione Cattolica, guidato da padre Roberto Mangiagli e l’Ufficio per il contrasto alla Dispersione Scolastica, guidato dalla Professoressa Agata Pappalardo.
Un momento commovente dell’evento è stata la testimonianza della Prof.ssa Rosaria Cascio, ex-allieva di Don Puglisi, docente e scrittrice. Attraverso le sue parole, ha trasportato l’uditorio in un viaggio nell’ordinarietà straordinaria del sacerdote e insegnante che, più di ogni altra cosa, ha incarnato la coerenza tra fede e azione. Il suo impegno nell’educazione delle giovani generazioni alla legalità e ai valori cristiani è rimasto un faro luminoso. È emersa con forza la necessità di promuovere l’educazione alla cittadinanza attiva e alla moralità, seguendo il nobile esempio di Don Pino.
L’arcivescovo Renna ha inoltre voluto ricordare Giuseppe Benedetto Dusmet e il suo prezioso lavoro nel sostenere i religiosi, specialmente i salesiani, nell’istituzione di strutture e oratori che negli anni hanno svolto un ruolo cruciale nella formazione delle nuove generazioni. Ha sottolineato che tali iniziative devono essere portate avanti con il contributo fondamentale dei laici. È stato ribadito che la figura di Don Pino Puglisi e del Dusmet, possono essere una sorgente di speranza e un modello da seguire per gli educatori nella loro infinita lotta contro la povertà e la criminalità.
L’Arcivescovo Renna ha concluso l’incontro con una preghiera comunitaria e una solenne benedizione. Ha inoltre annunciato il lancio di iniziativa concreta per promuovere l’educazione alla legalità nelle scuole e nelle comunità locali, seguendo la visione e l’eredità di Don Pino Puglisi. In aggiunta, ha distribuito un segnalibro contenente un messaggio personale e un’immagine di Don Pino Puglisi, simbolo tangibile di ispirazione per tutti i partecipanti, da consegnare ai ragazzi delle scuole.