In Italia da oltre vent’anni, Jude adesso ha trovato una casa per la sua famiglia grazie anche alla mediazione abitativa degli operatori della Caritas Diocesana di Catania. L’uomo, proveniente dallo Sri Lanka, è riuscito a ricostruirsi una vita a partire da Panarea, dove ha lavorato a lungo nel settore della ristorazione, e, in seguito, a Catania, trovando un’occupazione nell’ambito turistico. Da un paio di anni, una sostanziale stabilità lavorativa gli ha consentito anche di ritrovare la sua famiglia – la moglie e due figli – che ha fatto giungere in Sicilia dal suo Paese d’origine. Un ricongiungimento solo parziale visto che hanno vissuto in città differenti per la difficoltà di trovare un alloggio in grado di accoglierli nell’area etnea. Da qualche mese, grazie alla proficua sinergia tra la Migrantes di Caltanissetta che ha segnalato il caso e la Caritas Diocesana di Catania che si è impegnata in prima linea nella ricerca di un’abitazione adeguata alle esigenze del nucleo, la famiglia si è riunita nel territorio catanese.
“Come Caritas Diocesana – evidenzia don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana di Catania – operiamo su tutti gli aspetti che riguardano le necessità dei soggetti più fragili, e certamente la possibilità di far riunire una famiglia sotto lo stesso tetto rientra tra le nostre priorità operative. Siamo felici di aver trovato da parte dei proprietari dell’immobile, segnalati dalla rete Caritas, una disponibilità che certamente permetterà agli ospiti di poter continuare, in serenità, a costruire la loro nuova vita in Italia”.
L’accompagnamento della famiglia nella nuova abitazione è stato guidato dai professionisti del Centro di Ascolto dell’Help Center della Stazione centrale. “La nostra equipe per la mediazione abitativa si è immediatamente attivata – spiega Salvo Pappalardo, vicedirettore della Caritas Diocesana – per rispondere al bisogno di una famiglia del territorio che, pur essendo in grado di sostenere economicamente le spese di un affitto, non si trovava nelle condizioni di offrire quelle garanzie necessarie per predisporre un regolare contratto d’affitto”.
Un lavoro di rete che ha consentito di trovare una soluzione adeguata e dignitosa nel pieno rispetto della normativa vigente. Un percorso costruito a partire dalle esigenze evidenziate nel corso dei primi incontri e sviluppato sulla base delle richieste di un supporto che, nei giorni del trasferimento, si è declinato anche in un occasionale approvvigionamento di beni di prima necessità per la famiglia. “Abbiamo operato su molteplici aspetti, seguendo in particolare da vicino la trattativa con i proprietari dell’appartamento da noi individuato – sottolinea Sarah Zimbili, referente del Centro di Ascolto dell’Help Center – e periodicamente effettuiamo un monitoraggio attento e discreto per non far mancare la nostra presenza e allo stesso tempo permettergli proseguire in autonomia il loro percorso a Catania”.
Il caso di Jude e della sua famiglia è uno dei tanti seguiti dal Centro di Ascolto della Caritas Diocesana di Catania che, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12, è a disposizione degli utenti per offrire supporto e professionalità per affrontare le situazioni di emergenza abitativa sempre più diffuse nel territorio.