di Vincenzo Caruso
L’eco della festa di sant’Agata è ancora vivo in questi giorni con sentimenti di gioia e di fervore nel nome della Martire catanese che ha accettato i supplizi e dato la vita pur di testimoniare la sua fede in Gesù, suo Signore. Tutto è andato bene, nella festa, e soprattutto tutto si è svolto in sicurezza e senza incidenti e il ringraziamento dell’Arcivescovo mons. Luigi Renna, al rientro della Santa in cattedrale del 6 febbraio, al Signore, alle istituzioni e a tutta la città di Catania ha sottolineato quest’aspetto particolarmente sentito e fondamentale nella nuova fase di ripresa dopo il periodo delle restrizioni per la pandemia.
Ci preme evidenziare, a proposito di sicurezza, che una città civile e sana di valori può dirsi tale se ha alla base, nei suoi cittadini, una coscienza della solidarietà e del bene comune come principi fondanti della vita. E’ bene, dunque, che nel programma della festa sia stata inserita, già da tempo, una giornata della solidarietà e della donazione di sangue, celebrata quest’anno il 22 gennaio, sotto la pioggia, in piazza Duomo. I risultati sono stati pochi, però, se misurati in termini di numero di donazioni di sangue effettuate e di nuovi prelievi di idoneità di aspiranti donatori e la scusante è stata la pioggia e il freddo di quella giornata. Però se vogliamo dirci la verità è che, purtroppo, è ancora troppo debole la volontà necessaria a fare quel passo e dire “devo donare il sangue, perché è mio dovere e voglio aiutare i miei fratelli che ne hanno bisogno”. I santi tutti e la nostra sant’Agata ci possono aiutare a fare queste scelte fondamentali nella vita di ciascuno, “riconoscendoci bene comune, perché il mio sangue è mio, sì, e anche per tutti!” e così la festa diventare occasione speciale per dare segni concreti nella vita personale e della comunità, facendoci uscire fuori dalla classifica delle città carenti di donazioni di sangue che devono chiedere ad altre città, più virtuose, il prezioso bene del sangue.
Con sant’Agata, un’altra occasione di dono e di scelta per diventare “io, un bene comune” è la giornata dell’Ottava – domenica 12 febbraio – in piazza Università, dalle ore 7:30 alle ore 12:30 con l’autoemoteca Advs Fidas Catania pronta ad accogliere i donatori periodici che si prenoteranno (telefonando al 338 9536097) e quanti vorranno cominciare la bella avventura della donazione di sangue. Vogliamo rivolgerci soprattutto ai più giovani, ai tanti devoti cittadini di Sant’Agata con il sacco (e anche senza sacco): sappiamo che tanti già donano nei vari gruppi associativi del volontariato del sangue (oltre che noi dell’Advs Fidas, anche nelle Fratres, all’Avis, alla Cri o alla San Marco), ma ce ne sono di più, anzi molti di più, che non lo sono e potrebbero farlo. Si ricorda che basta essere in buona/discreta salute e non avere particolari malattie trasmissibili con il sangue (vedi epatiti B e C o peggio HIV/AIDS), non assumere sostanze stupefacenti né avere comportamenti sessuali disordinati e una età di partenza di 18 anni (e comunque, tutto sarà discusso con il medico prima del prelievo). E non è necessario neanche essere a digiuno (in passato, in verità, si chiedeva questo) prima della donazione (o del prelievo di idoneità), anzi tra le raccomandazioni di oggi c’è quella di mangiare e bere qualcosa, escludendo solo il latte e derivati. Per fare la donazione, in sicurezza!
Vi aspettiamo, dunque, per il dono del sangue. Nel nome di sant’Agata!