di Zina Bianca
“Siamo in cammino come Associazione, nel pieno del cammino sinodale. Gesù non evita i villaggi: li attraversa, predica, guarisce e consola”. “Cammino, ascolto, condivisione e innovazione, ecco i termini del nostro impegno. Siamo consapevoli che occorre dare nuovo valore alle istituzioni, servono dialogo e umiltà, virtù forse da scoprire”. “Il futuro inizia oggi e non domani, occorre imparare a muoversi verso gli altri, individuare spazi di ascolto, camminando insieme, accogliendo le domande che ci vengono dalla società, recuperando la nostra identità di cattolici e credenti”.
Così, in linea con la vocazione dell’AIMC l’intervento di Esther Flocco, segretaria nazionale dell’Associazione, ha tracciato ulteriormente ambiti e temi di riflessione del Congresso Regione Sicilia, svoltosi nei giorni 3 e 4 dicembre, presso l’Hotel “Le Dune” di Catania.
Il Congresso, l’ultimo in ordine di tempo per la Sicilia, ha concluso l’iter del rinnovo dei Consigli sezionali, provinciali e regionali che precede il XXII Congresso Nazionale – Roma, 3.4.5. gennaio – per il rinnovo del Consiglio Nazionale.
Per la Provincia di Catania risultano eletti nei Consigli sezionali i presidenti Maria Grazia Conti (Catania), Francesca Cavallaro (Acireale), Maria Torrisi (Giarre), Caterina Galatà (Grammichele); nel Consiglio provinciale Zina Bianca (presidente), Elisabetta Maggio (vicepresidente), Maria Torrisi (Amministratrice), Aurora Oliveri (segretaria verbalizzante).
Per il Consiglio Regione Sicilia è stata confermata Marina Ciurcina presidente, con lei sono state elette Letizia Cipolla (vicepresidente), Maria Torrisi (amministratrice), Pina Di Mauro (segretaria verbalizzante).
Sono stati due giorni intensi, di relazioni, testimonianze, esperienze che hanno coinvolto, appassionato i soci delegati, e i docenti e dirigenti amici, presenti nell’arco delle due giornate.
Relatori importanti hanno catalizzato l’attenzione – spegnendo in parte l’ansia che qualunque momento elettorale comporta – mettendo a fuoco concetti di grande interesse: la necessità di riportare lo sguardo sulla Persona; di ritrovare le parole chiave dell’esser Scuola, dell’esser Associazione di credenti; di ritrovare l’appartenenza non per mero sentimento ma per coerenza con il pensiero; di ritrovare la consapevolezza che la scuola deve sapere ascoltare ma anche scoprire come fare per farsi ascoltare; di ritrovare nella memoria la capacità di discernere il presente; di abbracciare l’innovazione, riallacciando collaborazioni significative con l’Università, con lo sguardo alle indicazioni della agenda 2030; di mettere in atto azioni pedagogiche per un umanesimo che unisca le politiche di una economia green con l’economia digitale e della informazione; di riprendere una seria politica sulle prospettive della scuola dell’infanzia e sul sistema integrato zerosei; di tornare al principio di Don Milani “nessuno deve essere lasciato indietro, chi sembra una ruota di scorta può risultare prezioso”.
Preziosi ed importanti, per ritrovare identità, sulla “scelta” di essere docenti cattolici, coerenti nell’ascolto del Vangelo, sono stati gli interventi di don Carmelo Raspa (Assistente ecclesiale Aimc Sicilia) sul valore del saper essere nei processi della storia, “decifrare il presente per costruire il futuro”; dal Vescovo Mons Antonino Raspanti, presidente CESi, un vibrante richiamo su “l’appartenenza per sentimento di molti cattolici”, e il loro essere lontani dall’aspetto veritativo del Vangelo. “Se si riesce ad avere un pensiero cristiano, occorre applicarne con coerenza i principi”; del nostro Arcivescovo, Mons. Luigi Renna, che ha concluso le due giornate di Seminario, prima della elezione della presidente, con un richiamo sulla importanza della parola, per capire ed esser capiti.
L’Arcivescovo si è soffermato sulla necessità di rilanciare l’attenzione e la operatività sul mondo dei giovani ed in particolare sul mondo della Scuola e delle Formazioni come priorità delle politiche educative, associative e della società. Mons. Renna nel suo intervento ha messo in evidenza il grave problema, nella nostra città in particolare, della dispersione scolastica, unitamente al bisogno di cammini integrati di ascolto e condivisione con i giovani. A tal proposito ha avviato due Uffici diocesani, uno rivolto al contrasto della dispersione scolastica (Direttrice la prof. Agata Pappalardo) e l’Ufficio diocesano per pastorale scolastica (Direttore il prof. Marco Pappalardo).