Giorno 22 novembre, S. E. Mons. Luigi Renna in Arcivescovato ha impartito una speciale benedizione ad alcuni studenti del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania che si preparano a ricevere la nomina di Giovani Ambasciatori della Pace a Castel Gandolfo, in occasione del Congresso Internazionale di Living Peace dal titolo “Il tempo della Pace. Per una risposta di pace alle sfide di oggi” dall’1 al 4 dicembre, dove si approfondiranno strategie di pace e si condivideranno testimonianze e laboratori, offrendo l’occasione agli studenti di vivere un’esperienza interculturale e di dialogo interreligioso, visto che all’evento parteciperanno operatori di pace provenienti da tutte le parti del mondo, anche da luoghi di guerra, e di diverse religioni che si confronteranno sul tema. Il progetto Living Peace International, infatti, è un percorso di educazione alla pace che coinvolge più di 2000 scuole in 126 paesi ed è basato su due pilatri, il Dado della Pace e il Time out. Si tratta di un vero percorso di vita che tende a promuovere un’azione pratica, partendo dai rapporti interpersonali, senza perdere di vista le questioni più generali. Perché educare alla pace? “Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace”(Costituzione Unesco).
L’Arcivescovo, molto sensibile al tema della Pace, essendo dal 2021 Presidente della Commissione per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Conferenza Episcopale Italiana, dopo aver ascoltato con interesse i docenti del liceo scientifico Galileo Galilei di Catania, che hanno portato i saluti del loro Dirigente Scolastico, il prof. Emanuele Rapisarda e la Dirigente dell’I..C Di Guardo – Quasimodo”, Simona Maria Perni, scuole che da anni portano avanti le attività promosse da Living Peace International, che hanno presentato brevemente il progetto, ha accolto con grande calore gli studenti, offrendo loro, attraverso delle domande, l’occasione di riflettere sull’impegno per la pace e sull’importanza di creare una comunione concreta e profonda con giovani, uomini e donne che vivono esperienze di guerra, al fine di trovare insieme le soluzioni ai conflitti, presentando agli studenti occasioni concrete. Ha voluto, poi, ascoltare ogni singolo studente, fornendo loro l’opportunità di esternare il proprio pensiero in modo costruttivo e propositivo. Nell’occasione, sono stati donati a S.E. Mons. Luigi Renna un Dado della Pace, che lui ha tirato con gioia, accogliendo la frase da vivere sull’amore che è uscita, un libretto di storie sulla pace scritte dagli studenti dell’I..C Di Guardo – Quasimodo”, un mandala colorato per metà dagli studenti siciliani e per l’altra da studenti di un altro stato impegnati nel progetto e una maglietta personalizzata di Living Peace International. Infine, l’Arcivescovo ha offerto dei dolci che, poi, gli studenti hanno condiviso, con l’approvazione del vescovo, a una persona disagiata che stava difronte all’ingresso dell’Arcivescovato.
Studenti, docenti e genitori presenti son usciti con un sorriso a 360 gradi che voleva dire pace.
Oggi, affermano le docenti, grazie a padre Roberto Mangiagli, il Direttore dell’Ufficio Scolastico degli Idr che ha organizzato l’incontro, abbiamo vissuto una meravigliosa esperienza di Pace nella Chiesa, rappresentata dal padre di famiglia, unita e fraterna, vicina ai temi sociali, agli ultimi, ai lontani, ai popoli in difficoltà, desiderosa di rendere protagonisti del cambiamento i giovani.
Ecco le parole dei ragazzi:
Francesco, uno studente di quinto anno, dopo l’incontro, ha dichiarato: “Sono rimasto colpito dal modo di fare del Vescovo, molto centrato sul sociale ma soprattutto dall’umiltà di un gesto che può sembrare banale, ma non lo è affatto, che ci ha serviti uno ad uno”.
Giulia del quarto anno dice: “É stato un piacere poter conoscere il Vescovo e fargli conoscere le nostre opinioni e idee, ma soprattutto la grande famiglia che per noi rappresenta Living Peace e i nostri progetti che abbiamo realizzato e che abbiamo il desiderio di iniziare. Inizialmente, ero in imbarazzo e tesa, ma, dopo l’accoglienza a dir poco calorosa, con addirittura l’umiltà del gesto di offrirci i dolci come un vero e proprio padrone di casa, è stata una gioia poter disquisire con lui, il suo segretario e padre Roberto”.
Francesca di quinto anno riferisce: “Oggi abbiamo avuto l’opportunità di far conoscere al Vescovo il nostro impegno nella diffusione della pace e la grinta che mettiamo in questo progetto di formazione e crescita personale. Siamo grati per questa occasione ed è stato emozionante perché abbiamo vissuto attimi irripetibili. Faremo tesoro dei suoi consigli e, forti della sua approvazione e del suo incoraggiamento, continueremo con orgoglio, certi di poter rappresentare al meglio il nostro territorio, facendoci presenti con i fatti ma soprattutto con il cuore”.
Vittorio di terzo anno ha affermato: “Sono molto contento di aver avuto l’opportunità di conoscere l’arcivescovo, una persona molto semplice che mi ha sicuramente aiutato a capire la pace. Dopo questo incontro, infatti, mi sono reso conto che fare il bene é fondamentale e che é di vitale importanza conoscere ed essere costantemente aggiornati sul mondo che ci circonda attraverso la lettura e il confronto. Questo incontro é stato un incentivo in più per diventare ambasciatore di pace e per rendermi conto di quanti problemi ci siano attorno a me”.
Gloria di quinto anno dichiara: “Il Vescovo è un uomo molto umile e di cuore. Ci ha parlato come fossimo amici da una vita e ci ha fatti sentire del tutto a nostro agio. Nonostante all’inizio nessuno di noi avesse il coraggio di parlare e di spiegare perché abbiamo scelto di prendere parte a Living Peace, i suoi modi di fare ci hanno sciolti e abbiamo parlato amabilmente per un po’ di tempo. Ringrazio di cuore Living Peace per avermi resa partecipe di un’iniziativa così bella e ringrazio il Vescovo per la disponibilità. Spero in tante altre esperienze del genere.
L’incontro si è concluso con la benedizione dell’Arcivescovo S.E. Mons. Luigi Renna che ha incoraggiato i giovani a proseguire l’impegno per la pace, donando ai presenti il desiderio di affrontare il Convegno con spirito di generosità e apertura.