Prospettive

Raccolta sangue di mezz’estate in onore di Sant’Agata: sana devozione e testimonianza di vita

di Vincenzo Caruso

La festa di sant’Agata è festa di fede, innanzitutto, ma anche festa d’arte, folklore e di cultura.

E’ festa, se lo vogliamo, anche di solidarietà!

Sarebbe un vero peccato far passare invano questi giorni di festa in cui ricordiamo la Patrona di Catania, senza accompagnarli con un gesto di solidarietà e gratuità come la donazione di sangue, ben sapendo che proprio in questi stessi giorni e in quelli a seguire tanti pazienti soffrono per il ritardo delle necessarie terapie trasfusionali e degli interventi chirurgici non rimandabili e che invece si rimandano per mancanza di sangue negli ospedali.

Così è che quanti ancora non l’hanno fatto per paura o indifferenza/noncuranza, la festa di sant’Agata di mezz’estate può essere l’occasione giusta per iniziare questa bella tradizione della donazione del sangue, nel nome di sant’Agata, come alcuni già fanno nei giorni della festa di febbraio e altri, seppure pochi, in questi giorni di estate.

L’Advs  Fidas Catania ha da anni fortemente voluto, consapevole del periodo estivo che registra puntualmente un calo delle donazioni con una carenza di sangue negli ospedali davvero critica,   l’appuntamento della donazione di sangue nella giornata del 17 agosto, nel pomeriggio – dalle ore 17 alle ore 21 – e anche quest’anno sarà presente con l’autoemoteca associativa in piazza Università per accogliere i donatori periodici, previa prenotazione al 338 9536097, e soprattutto gli aspiranti donatori, i cittadini di Agata, i devoti con e senza sacco, per un prelievo di idoneità alla donazione e così iniziare “la bella esperienza del dono di sangue nel nome di S. Agata”.

Lasciamoci trascinare dall’entusiasmo della festa, nella basilica cattedrale per le celebrazioni liturgiche e per le vie della città insieme alle Reliquie di Agata, ma facciamo quel passo in più di fede e donazione di sé con il dono del proprio sangue. Sant’Agata ne sarebbe felice, orgogliosa dei propri concittadini se Catania uscisse dalla lista delle città che si distinguono per la carenza di sangue e  di donatori e, soprattutto, se a nessuno fratello malato mancasse il sangue necessario alle sue cure. 

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