di Don Piero Sapienza
L’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, la salvaguardia del creato, propone alcuni incontri per illustrare i quesiti referendari sulla Giustizia per cui siamo chiamati al voto il 12 giugno p.v. Si tratta di tre incontri che si terranno a Catania, a Nicolosi e a Paternò, in date diverse sul seguente argomento: “La Giustizia è interesse di tutti. Informati per decidere sui Referendum del 12 giugno”.
In città, l’iniziativa si svolgerà venerdì 27 maggio, alle ore 19,30, in Arcivescovado (Salone dei Vescovi). Il direttore dell’Ufficio problemi sociali e lavoro introdurrà l’incontro. La relazione sarà tenuta dal prof. Agatino Cariola, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università degli Studi di Catania. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania e Presidente della Commissione Episcopale CEI per i Problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, concluderà l’incontro.
Come già accennato sopra, l’iniziativa sarà proposta sabato 28 maggio alle ore 18,30, a Nicolosi, nel Salone della Chiesa Madre. La relazione sarà tenuta dal prof. Cariola, l’incontro sarà introdotto dal prof. Piero Quinci, membro della Commissione diocesana per i problemi sociali e il lavoro, e sarà moderatore il Dott. Giuseppe Mazzaglia, responsabile del Circolo “G. La Pira”.
E ancora, l’iniziativa sarà proposta a Paternò, presso l’auditorium della parrocchia S. Francesco all’Annunziata, largo Assisi 1, martedì 31 maggio ore 19,00. Il prof. Piero Quinci introdurrà l’incontro e la relazione sarà tenuta dal prof. Rosario Sapienza, Ordinario di Diritto internazionale nell’Università degli Studi di Catania. Modererà l’incontro il prof. Salvatore Oliveri, membro della Commissione per i problemi sociali e il lavoro del XII vicariato.
La presente iniziativa viene lanciata nello spirito con cui il nostro Ufficio di PSL si è mosso negli anni precedenti di fronte a situazioni analoghe, allorché come cittadini siamo stati chiamati alle urne: ricordiamo il referendum per la riforma della Costituzione e quello sulle trivellazioni. Il nostro scopo non è affatto quello di offrire indicazioni di voto: non ci compete, secondo tutte le indicazioni del Vaticano II. Il nostro Ufficio, invece, da sempre, anche attraverso le Giornate sociali, intende formare tutti al senso di responsabilità di fronte alla vita politica. E quindi, dinanzi al voto, ognuno deve avere chiaro il valore delle scelte compiute, non si vota a caso. Pertanto, il nostro incontro vuole chiarire i termini e la portata dei quesiti referendari.
Infatti, come sottolineava Benedetto XVI, pur spettando innanzitutto alla politica il giusto ordine della società e dello Stato, la Chiesa “non può e non deve rimanere ai margini della lotta per la giustizia” (Deus caritas est, n 28). Abbiamo ripetuto tante volte che vogliamo educare tutti, a partire dalla comunità ecclesiale, ad essere cittadini attivi e responsabili per contribuire al bene comune della polis. Ci collochiamo così sulla scia del Magistero sociale della Chiesa, ribadito da Papa Francesco, nella “Evangelii Gaudium” (n 220): “In ogni nazione, gli abitanti sviluppano la dimensione sociale della loro vita configurandosi come cittadini responsabili in seno ad un popolo, non come massa trascinata dalle forze dominanti”. E Francesco conclude: “(…) l’essere fedele cittadino è una virtù e la partecipazione alla vita politica è un’obbligazione morale”.