“Nella nostra Diocesi c’è una magnifica esperienza di carità. I poveri si sentono abbracciati e accolti qui, all’Help Center della Stazione Centrale, ma anche nei quartieri, al centro storico, nelle periferie e tutto grazie al servizio svolto dalle Caritas parrocchiali e dalle tante associazioni”. Le parole espresse dall’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, nel corso della prima visita al centro dei servizi della Caritas Diocesana di stamattina, evidenziano l’impegno di “testimoniare la carità – ha spiegato nel corso dell’incontro – e quindi di illuminare i luoghi del servizio nei confronti dei più fragili della società”.
Ad accogliere l’Arcivescovo, don Piero Galvano, don Gino Licitra e Salvo Pappalardo, rispettivamente direttore, vice direttore e responsabile delle attività dell’organismo diocesano, i volontari e gli operatori. Presenti, inoltre, un gruppo di giovani volontari Scout oltre ai tanti fratelli e sorelle che quotidianamente usufruiscono delle opportunità di ascolto e degli interventi messi in campo dalla Caritas. “Ringraziamo il nostro Arcivescovo per la sua sensibilità e per il suo amore, la sua presenza all’Help Center – ha sottolineato don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana – ci dà un volto di Chiesa sullo stile di Papa Francesco, una Chiesa povera per i poveri”.
L’Help Center è un centro di accoglienza diurno e di pronto soccorso sociale per persone senza fissa dimora e in genere per tutti coloro che vivono in condizioni di disagio e di esclusione sociale. Momento centrale dell’incontro è stato dedicato alla preghiera e agli auguri in vista della Santa Pasqua. Poi, una riflessione sull’impegno da mettere in campo di fronte alle avversità: “Speriamo di farcela assieme – ha proseguito l’Arcivescovo – operando su tempi che non siano quelli ‘gattopardeschi’ che spesso rallentano l’azione, ma sui tempi autenticamente biblici che hanno nel buon samaritano la loro figura più emblematica”.
Nel corso della visita, l’Arcivescovo ha assistito alle operazioni di preparazione dei pasti – ogni giorno i volontari effettuano circa 700 interventi alimentari – e poi ha partecipato attivamente e in prima persona al momento della distribuzione all’esterno della struttura. Nel corso della giornata, dopo il momento di preghiera comune, si è registrata anche la visita ai diversi servizi della struttura: cucina, sala mensa, centro di ascolto, consulenza legale, rete sanitaria e comunicazione.