di Vincenzo Caruso
A Mompileri il 23 ottobre 2021, presso il Santuario diocesano Madonna della Sciara, si è svolta in un clima di comunione ecclesiale la Veglia Missionaria curata dall’Ufficio Missionario Diocesano dell’Arcidiocesi di Catania. La veglia è stata presieduta dal Vicario Generale mons. Salvatore Genchi ed animata con canti di coinvolgente impronta etnica e con la testimonianza di padre Stefano e l’aiuto di immagini e video della missione in Congo.
Il Tema della Veglia e della stessa Giornata Mondiale Missionaria celebrata in tutta la Chiesa è “TESTIMONI E PROFETI” è il terzo momento del percorso triennale di formazione missionaria voluto da papa Francesco nel 2019, che ha indicato nel mese di ottobre il “Mese Missionario Straordinario” (il primo anno del percorso è stato “Battezzati e inviati” per riscoprire la vocazione missionaria che è di tutti i battezzati; il secondo anno, nel 2020, è stato “Tessitori di fraternità” per vivere il progetto di Gesù come discepoli che amano come Lui ha amato, ed ora, nel 2021, appunto “Testimoni e profeti” per annunciare il Regno di Dio, che verrà e che è già germogliato in mezzo a noi). Nella Veglia si è stati accompagnati, con le letture bibliche e l’animazione scenica, dal profeta Elia (con il suo momento di prova in cui ritrova la presenza di Dio, che lo rimette sul cammino della missione) e da Giovanni Battista (che ha saputo riconoscere il Messia ed annunciarlo, diventando così il suo messaggero) e spronati, come comunità dei credenti, ad essere cristiani missionari, sempre.
“Manda noi, testimoni e profeti”, abbiamo ripetuto ad ogni invocazione nella preghiera finale dopo aver ricevuto, in segno di mandato, un piccolo “Crocifisso Missionario” e la benedizione conclusiva del celebrante: “Signore Padre Santo benedici e proteggi noi, tuoi figli, che abbiamo partecipato a questa veglia. Il tuo volto brilli sempre più sul nostro volto e ci doni la tua pace, perché come discepoli missionari del tuo Figlio sappiamo esser sempre e ovunque tessitori di quella fraternità che nasce dal Vangelo“.
Perché “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (Atti 4,20) dicono con forza e coraggio gli apostoli Pietro e Giovanni ai capi del popolo e agli anziani. Parole riprese con determinazione e sottolineature che nascono dal cuore semplice e spontaneo di papa Francesco nel suo Messaggio per la Giornata: “… e mi piace pensare che <anche i più deboli, limitati e feriti possono essere (missionari) a modo loro, perché bisogna sempre permettere che il bene venga comunicato, anche se coesiste con molte fragilità>”.