di Giuseppe Adernò
Domenica 25 luglio è stata celebrata la prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani.
Annunciata nell’Angelus del 31 gennaio scorso e fissata come data in prossimità della festa dei Santi Gioacchino ed Anna, i nonni di Gesù, nell’intenzione di Papa Francesco si legge la volontà d di celebrare il dono della vecchiaia e di ricordare coloro che, prima di noi e per noi, custodiscono e tramandano la vita e la fede.
Successivamente nel Messaggio dedicato a questa nuova Giornata, lo scorso 22 giugno il Papa aveva messo l’accento sulla vocazione della Terza età definendola in tre ambiti: “custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani e prendersi cura dei piccoli”.
Sono questi i sentieri da percorrere per superare e vincere la solitudine e la sofferenza che la pandemia ha accentuato,
Sempre nel testo guida per questa Giornata il Papa innalzava la sua preghiera speciale affinché “ogni nonno, ogni anziano, ogni nonna, ogni anziana – specialmente chi tra di noi è più solo – riceva la visita di un angelo!” ed è quello che è avvenuto in tante diocesi, nelle quali un attivo servizio di pastorale familiare e sociale ha coinvolto i fedeli al grande evento ed è stato bello vedere nonni e nipoti insieme presenti a San Pietro, ed i giovani alla fine della celebrazione, hanno offerto ai nonni e agli anziani presenti un fiore con il messaggio del Santo Padre: “Io sono con te tutti i giorni”.
Il voler custodire la “tradizione” e gli insegnamenti degli anziani, considerati come risorsa per meglio comprendere l’oggi dovrebbe contribuire ad essere sempre fedeli a quei valori che non sono negoziabili e che non possono essere addomesticati alle esigenze della modernità, spesso negativa e contraddittoria.
In un’epoca in cui l’invecchiamento della popolazione viene presentato come una minaccia o un peso per la società e d un ostacolo alla vita delle comunità cristiane, grazie all’iniziativa del Papa e alle tante testimonianze delle parrocchie, alle attività di volontariato che svolgono gli anziani, possiamo cogliere il dono della loro presenza, necessario per la cultura della memoria , la riscoperta della fede e dei valori umani e cristiani. Tra questi vi sono la solidarietà tra generazioni e tra le famiglie”.
La preghiera composta per la Giornata mondiale, potrà costituire una positiva opportunità di ringraziamento al Signore per tutti i suoi beni e segnare una luce guida nel cammino della vita di ogni giorno.
Preghiera per i nonni
Ti rendo grazie, Signore,
per il conforto della Tua presenza:
anche nella solitudine,
sei la mia speranza, la mia fiducia;
fin dalla giovinezza, mia roccia e mia fortezza tu sei!
Ti ringrazio per avermi donato una famiglia
e per la benedizione di una lunga vita.
Ti ringrazio per i momenti di gioia e di difficoltà,
per i sogni realizzati e quelli ancora davanti a me.
Ti ringrazio per questo tempo di rinnovata fecondità
a cui mi chiami.
Accresci, o Signore, la mia fede,
rendimi uno strumento della tua pace;
insegnami ad accogliere chi soffre più di me,
a non smettere di sognare
e a narrare le Tue meraviglie alle nuove generazioni.
Proteggi e guida Papa Francesco e la Chiesa,
perché la luce del Vangelo giunga ai confini della terra.
Manda il Tuo Spirito, o Signore, a rinnovare il mondo,
perché si plachi la tempesta della pandemia,
i poveri siano consolati e termini ogni guerra.
Sostienimi nella debolezza,
e donami di vivere in pienezza
ogni istante che mi doni,
nella certezza che sei con me ogni giorno
fino alla fine del mondo.
Amen.