Seconda messa crismale tra le restrizioni dovute alla pandemia. In una cattedrale dagli ingressi contingentati, i sacerdoti della Diocesi di Catania, hanno partecipato all’unica messa in programma nella mattinata del Giovedì Santo in tutta la Diocesi. All’interno della celebrazione  vengono benedetti gli Oli e consacrato il Crisma, destinati alle parrocchie per essere utilizzati nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Unzione degli infermi.

La celebrazione è stata trasmessa online per permettere a tutti di poter seguire questo importante momento, erano presenti comunque una buona parte di Sacerdoti e di diaconi della diocesi. Prima della messa il Vicario Generale Mons. Salvatore Genchi, a nome del clero catanese, ha fatto un bilancio del difficile anno trascorso, ricordando le molte difficoltà che le parrocchie stanno affrontando ancora ora, ma sicuri di una ripresa che, come dice sempre Papa Francesco “Ci renda Migliori”.

L’Arcivescovo ha salutato e incoraggiato il clero e ricordato con affetto Giovanni Cosentino e Antonino Tomasello, morti recentemente proprio a causa del Covid. Ha poi ricordato l’importanza dell’esempio della Chiesa che deve diffondere il “buon’odore di Cristo”. Ha anche ricordato la scelta fatta recentemente riguardante la sospensione dei padrini e madrine durante il battesimo e la cresima e ha poi aggiunto:

« A causa della persistente pandemia la celebrazione non può avere un numero elevato di partecipanti, quelli qui presenti rappresentiamo l’intera comunità diocesana. La pandemia ha seminato sofferenze, dolore e morte, ma grazie a Dio noi possiamo anche respirare il buon profumo di solidarietà e dedizione, di amore e umanità. Ciò avviene grazie a tante persone impegnate nell’esercizio delle opere di misericordia corporale e spirituale, nel campo della medicina, dei servizi sociali, nel bene comune e nelle attività del volontariato. Anche la ricerca scientifica, lavora per il bene comune ma deve rimanere attenta e rispettosa verso le inalienabili norme etiche a salvaguardia della dignità di tutte le persone. Voglio esprimere viva gratitudine per la bella testimonianza che danno i sacerdoti, diaconi e collaboratori, nel campo della pastorale della salute».

Il vescovo ha voluto sottolineare come la messa Crismale è l’occasione di celebrare la festa del sacerdozio ministeriale, ed è il momento anche per ricordare l’affetto che il Signore riserva verso tutti i consacrati.

«Il Crisma che oggi è benedetto – ha annunciato Mons. Gristina a margine dell’omelia – sarà usato per l’unzione delle mani dei già diaconi Enrico Catania, Antonino Carbonaro e Pietro Domenico Rapisarda, che a Dio piacendo avverrà il 17 maggio in occasione del 51esimo anniversario della mia ordinazione sacerdotale. L’annuale ricordo della nostra ordinazione costituisce un motivo di grata esultanza del Signore».

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